“Dopo ben sei mesi di iter burocratico, finalmente ho il mio gruppo in Consiglio comunale, Pisa nel Cuore!” fa sapere Raffaele Latrofa, che continua: “Proprio con Pisa nel Cuore abbiamo portato avanti la raccolta di firme per le telecamere nelle scuole, una battaglia che ci vede da mesi in primo piano, e che in questi giorni si è arricchita di nuovi capitoli. Come abbiamo letto sulla stampa cittadina, infatti, i comitati di gestione di alcuni nidi e scuole materne, tra cui quello del Cep, purtroppo noto per i maltrattamenti dei bambini, si sono dimessi, lamentando di essere stati “strumentalizzati” dal Comune. La versione data alla città era che i comitati fossero in totale sintonia con l’assessore Chiofalo”.
Latrofa, nel corso della conferenza stampa di sabato 18 giugno, ha continuato spiegando: ”Da mesi noi diciamo che ci sembrava strana questa totale consonanza, soprattutto sul non volere la presenza delle telecamere. In città, infatti, il comune sentire era di tenore diverso. Finalmente ora viene fuori che tutto questo accordo con il Comune non c’è. Tanto che diversi comitati, tra cui quello del nido Cep, non si erano espressi in merito. I genitori, inoltre, si chiedono perché il coordinatore pedagogico, finalmente arrivato, ha un contratto solo da maggio sino a dicembre: che succederà dopo? Tra l’altro io chiedo come sia stato possibile nominare un coordinatore in poco tempo, mentre nei due anni precedenti sembrava impossibile. L’assessore Chiofalo ha ribadito in TV e sui giornali che la dottoressa Padoan era stata una sorta di facente funzioni del coordinatore, ma su questo è stata smentita dal dirigente comunale, che ha scritto, in risposta a un quesito mio e di Maurizio Nerini, Consigliere comunale di NoiadessoPisa, che nessun contratto era stato stipulato alla Padoan dal Comune di Pisa. La dottoressa Padoan non aveva altro che un contratto (con Reform/ANCI) di consulenza per la formazione su argomenti come la psicomotricità e le pari opportunità. A questo punto, come Pisa nel cuore, riteniamo che l’assessore Chiofalo si debba dimettere”.
Il consigliere Latrofa ha affermato inoltre che nel luglio 2013, come priorità, l’assessore Chiofalo ha proposto e fatto approvare dalla Giunta una delibera inerente l’uso del “genere” nel linguaggio amministrativo del Comune e di tutte le società partecipate. Quanti soldi dei cittadini sono andati nel rifacimento di tutta la modulistica e nei corsi di formazione per questo progetto? Forse i cittadini avrebbero preferito che le priorità dell’assessore fossero la prevenzione di maltrattamenti, il mettere a norma gli impianti delle scuole, i controlli di integrità di recinzioni e cancelli. “Sì, anche questo, visto che a me – ha precisato Latrofa – è giunta una precisa segnalazione che la settimana scorsa una bambina di due anni, a causa di un cancellino guasto, è scappata dall’asilo del Cep e, dopo aver attraversato la strada, è stata riaccompagnata all’asilo, grazie al cielo, sana e salva”.