Pisa, 9 ottobre 2017 – L’annuale classifica del Sole 24 ore conferma Pisa tra le prime dieci province d’Italia meno sicure, con un totale di 5003 denunce ogni 100 mila abitanti e il decimo posto in graduatoria dietro Milano, Rimini, Bologna, Torino, Prato, Firenze, Genova, e Imperia. Il dato è leggermente in calo rispetto all’anno precedente del -2,5%, molto meno però a confronto con l’andamento medio nazionale che si attesta su un valore del -7,4%. Focus particolare sui furti totali, in cui Pisa, pur registrando un calo percentuale del -4% risulta settima a livello nazionale con 3.174 denunce ogni 100.000 abitanti e soprattutto per i furti negli esercizi commerciali che fa di Pisa la sesta in Italia con 266,7 furti ogni 100.000 abitanti, subito dietro Bologna, Milano, Rimini, Firenze e Trieste. “Dati oggettivi e non sensazioni o semplici percezioni, questa classifica è l’ennesima, triste conferma di quanto Pisa sia inadeguata rispetto alle necessità sotto il profilo della sicurezza” – così commenta a caldo il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli, niente affatto tranquilizzato dalla flessione in termini percentuali: “Sono sempre di più gli imprenditori e cittadini che vittime di un qualche reato, ormai del tutto scoraggiati, hanno rinunciato persino a denunciare. Sarebbe interessante conoscere e analizzare il dato sull’esito e il riscontro concreto di queste oltre 21 mila denunce all’anno che i pisani rivolgono alle autorità competenti. Controllo del territorio, risposte adeguate, certezza della pena, lotta al degrado e all’abusivismo, sono tutti elementi fondamentali per garantire sicurezza e alimentare un meccanismo di fiducia da parte di imprenditori e cittadini. Imprenditori che per la maggioranza investono soldi di tasca propria per accrescere le garanzie di sicurezza ma che allo stesso tempo non possono e non debbono essere abbandonati completamente a loro stessi in balia di criminalità e degrado. Purtroppo non si parla più di daspo urbano” – conclude il direttore – “una misura da noi auspicata e che se fosse applicata integralmente da tutti i sindaci dei comuni della provincia costituirebbe un efficace deterrente ai malintenzionati”.