Le fiabe hanno quasi sempre un lieto fine, dove il male è sconfitto dal bene e dove l’amore prevale sempre sull’odio e la cattiveria. Nella vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso l’intera città di Pisa, inerentemente la vendita delle quote societarie del Pisa 1909, sembrava invece che il lieto fine non si sarebbe mai potuto scrivere . Tanti i colpi di scena, così come le brusche frenate quando la trattativa di cessione sembrava avviata, molteplici i protagonisti chiamati in causa, tra presunti acquirenti, avvocati, commercialisti. Sei lunghi e interminabili mesi, tra angosce per un fallimento sempre più vicino e tanta rabbia per non poter vivere con serenità una stagione sportiva conquistata sul campo da una squadra fantastica. Alla fine di questa storia quando ormai sembrava inarrestabile la corsa verso i baratro, si è intravista una luce di speranza che giorno dopo giorno, in modo repentino, si è trasformata in faro. Un gruppo di investitori con a capo la famiglia Corrado ha dimostrato di volere in tutti i modi riportare serenità in un ambiente martoriato dalle vicissitudini, così a poco a poco questa trattativa è finalmente giunta ad un esito positivo. Sono state giornate pesanti, per i diretti interessati ma anche per tutti gli appassionati tifosi pisani, trascinati ormai nella voragine dell’attesa. Dopo le rescissioni di alcuni contratti che la famiglia Corrado ha richiesto quale condizione per l’acquisto del Pisa 1909, avvenute questa mattina nel DTL di Pisa, in tarda serata a Milano, nello studio del Notaio Giordano, le firme sul contratto di vendita delle quote societarie. La città è rimasta per ore con il fiato sospeso, la paura di un ennesimo ripensamento della Famiglia Petroni come accaduto in varie circostanze, ha condizionato tutti, anche i più ottimisti. Poi alle 23.45 Giovanni Corrado all’emittente 50 Canale conferma la fumata bianca, i Carrado sono i nuovi proprietari del Pisa. Un grido di gioia accomuna idealmente tutti i pisani per essersi finalmente liberati da una proprietà vissuta come una sorta di oppressore. L’orgoglio di un popolo che non ha mai tracimato nella violenza, ma ha lottato senza mai piegarsi, ha avuto la meglio in una vicenda surreale che non ha precedenti nel calcio italiano. Molti gli artefici di questo successo: sicuramente determinante il ruolo del Presidente Andrea Abodi nel suo ruolo di mediatore, decisamente rilevante il ruolo dei giornalisti Ivan Zazzaroni e Xavier Jacobelli, per aver portato alla ribalta nazionale un caso che poteva rischiare di rimaner arginato nei confini della provincia, ma decisivo il contributo di Gennaro Gattuso, emblema di questa lotta portata avanti con fierezza, determinazione ma soprattutto coerenza, da vero Guerriero Pisano. Una storia intensa che non poteva terminare se non con un lieto fine. La strada è ancora lunga e sicuramente non mancheranno le difficoltà, ma si intravede un futuro MAGICO all’orizzonte. Ci auguriamo ricco di grandi soddisfazioni. VAMOS!!!
Aurora Maltinti
(Foto di Salvatore Ciotta per SportPaper)