Nella giornata di ieri (18/11), presso la sala regia del Comune di Pisa, si è svolto l’incontro / presentazione del libro “Alexander Langer – costruttore di ponti”, di Marco Boato. Sono intervenuti l’autore del libro, On.Marco Boato, Carlo Scaramuzzino e Terenzio Longobardi. L’incontro, organizzato da “Pisa Possibile” per ricordare la figura di Langer in occasione del ventennale della sua tragica scomparsa, è stato introdotto dal consigliere comunale Stefano Landucci e moderato dalla giornalista Cinzia Colosimo.
L’evento è stato l’occasione per ripercorrere le tappe principali della affascinante esperienza politica e umana di Langer, a partire dall’impegno per la convivenza interetnica (dal SudTirolo ai Balcani), alla militanza in Lotta Continua, all’attività di europarlamentare nei Verdi Italiani, alle battaglie per la creazione di un’Europa intesa davvero come comunità solidale, per la risoluzione del conflitto nei Balcani, per la conversione ecologica dell’economica.
Le parole di Langer, più volte citate dagli ospiti dell’incontro, ci ricordano che il confronto e il dialogo, la ricerca di una “strada comune”, la comprensione dell’altro, sono l’unica via percorribile per la convivenza, e quindi per la pace. Langer, uomo colto, sensibile e sempre indipendente, con il suo metodo analitico e il suo approccio gentile, mai urlato, ma fermo e deciso, invita a superare gli steccati ideologici, le classificazioni, l’identitarismo sterile (affermerà che “la logica del blocco blocca la logica”). Critica il modello esistenziale basato sulla competizione (sul motto olimpico “Citius!, Altius!, Fortius!” di De Cubertin), a favore di un modello di vita di qualità e sostenibile, basato sul principio di “lentius, profondius, suavius” (ovvero più lentamente, più in profondità, più dolcemente).
Oggi più che mai, in una fase storica dominata dalle tante paure (del diverso, delle guerre, dei fondamentalismi, della crisi economica) e dalla precarietà (ad esempio lavorativa o affettiva), che rischia di alimentare le politiche di “chiusura”, l’innalzamento di ulteriori muri, i nazionalismi e il populismo, Langer ci chiede di fare nostra la sua visione, di continuare a lottare per ciò che è giusto, di abbattere i muri e di farci anche noi stessi, nel nostro quotidiano, costruttori di ponti.