Pisa – È stata pubblicata dal Comune di Pisa la nuova graduatoria definitiva che servirà ad assegnare le case popolari, è visibile sul sito del Comune di Pisa nella pagina dell’ufficio delle politiche della casa. «Siamo soddisfatti del lavoro fatto e delle prospettive future. Con la precedente graduatoria negli ultimi due anni sono state assegnati 145 appartamenti, di cui 20 di nuova costruzione e 125 di case di resulta restaurate. In totale negli ultimi 10 anni le famiglie che hanno avuto una casa popolare sono 750 – spiega l’assessore alla casa Ylenia Zambito – Inoltre sono già molti gli alloggi in lavorazione, sia di risulta che di nuova costruzione, che presto saranno assegnati con la nuova graduatoria».
Come funziona la graduatoria: le domande vengono ordinate secondo un punteggio che si basa su: stato economico, numero dei componenti familiari, anzianità, disabili a carico, sfratti, eccetera. Maggiori sono le necessità della famiglia, più alto è il punteggio e quindi la posizione nella graduatoria. Mano a mano che si liberano alloggi o che ne vengono costruiti di nuovi, vengono assegnati scorrendo la graduatoria dal primo nucleo familiare (quello con il punteggio più alto) all’ultimo (quello con il punteggio più basso).
Le regole sono dettate dalla nuova legge regionale: da 1 a 2 punti ad anziani ultra 65 anni; da 2 a 3/4 punti per invalidità con possibilità di accumulo fino a 6 punti; da 3 a 6 punti per persona sola con minori; 2 punti a nucleo di 2 persone con minori; da 2 a 5 punti per alloggio improprio (deve sussistere da almeno 2 anni); da 1 a 2 punti per presenza di barriere architettoniche nell’alloggio attuale; da 1 a 3 punti per l’incidenza del canone su reddito; da 2 a 4/5 punti per sfratto per finita locazione; 2 punti per residenza da più di 10 anni (novità); presenza in graduatoria da 0,25 a 0,50 punti fino ad un massimo di 5 punti. Non c’è più punteggio per sfratto per morosità incolpevole, separazione ed ordinanza sgombero, ma rientrano nella quota riservata all’emergenza (fino al 35% degli alloggi disponibili per l’assegnazione); Riserve: resta quella per anziani ultra 65 anni e giovani (da 35 a 34 anni compiuti abbassato il limite di età) insieme con handicap ed invalidità; non c’è più la riserva sfratti che rientra nella quota emergenza.