Pisa nell’epoca romana e medievale: le indagini archeologiche effettuate grazie ai lavori per le isole ecologiche interrate gettano una nuova luce sulla storia della città, confermandone l’importanza come centro politico e commerciale fin dall’antichità. I lavori per i cassonetti interrati sono stati effettuati da Avr con la direzione di Pisamo e con la supervisione costante di una squadra di archeologi professionisti coordinati dal dottor Antonio Alberti con la direzione scientifica della Soprintendenza (prima Archeologia della Toscana e poi Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno). La grande profondità raggiunta, si parla di tre metri contro gli 1,5 metri massimi solitamente raggiunti dagli scavi per i sottoservizi, ha permesso di scoprire costruzioni che spaziano dalla tarda epoca etrusca al XIX secolo. Il progetto ha interessato sia i quartieri a sud che quelli a nord dell’Arno, con un totale di 27 scavi per 22 cassonetti interrati ormai realizzati, mancano solo gli ultimi ritocchi all’ultima postazione, e 5 scavi richiusi per non intaccare le strutture antiche ritrovate. L’estensione dell’intervento ha fornito o un campione rappresentativo dello spazio urbano ed è stato una fonte importantissima di informazioni. Sono state individuate strutture riferibili ad edifici residenziali di epoca romana e di età medievale, ad edifici religiosi di XII-XIII secolo, fino alle infrastrutture e alle abitazioni di epoca moderna e contemporanea. Tra i ritrovamenti: tombe di epoca romana, domus romane, case torri medievali, edifici religiosi come San Lorenzo in Pellicceria, strade medievali come quelle intorno alla chiesa scomparsa di San Lorenzo alla Rivolta, piazza medievali, strade di epoca rinascimentale, infrastrutture come le opere idrauliche del fosso del Mulino. «Da un lato rendiamo la città più moderna e attenta all’ambiente con le nuove isole interrate che sostituiscono i vecchi ed antiestetici cassonetti – commenta il sindaco di Pisa Marco Filippeschi – dall’altra parte proprio grazie a questi lavori e all’attenzione con cui sono stati condotti possiamo oggi avere informazioni importanti sulla Pisa che fu, sulla storia più antica della nostra città».