Pisa – In una giornata di confronto che si è tenuta nella sala del Consiglio della Provincia di Pisa, il coordinamento dei Cug, composto dai presidenti e dalle presidenti dei Comitati Unici di Garanzia cittadini, ha fatto incontrare per la prima volta tutte le persone che quotidianamente operano all’interno delle proprie istituzioni per la promozione dell’eguaglianza, il contrasto alle discriminazioni e la realizzazione del benessere organizzativo e lavorativo. I componenti e le componenti dei Cug delle istituzioni operanti nella città di Pisa – le tre istituzioni universitarie (Università di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna), le due territoriali (Comune e Provincia) e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana – si sono riuniti giovedì 15 febbraio per dare vita a un confronto aperto sulle azioni in essere e quelle programmate all’interno dei rispettivi Piani di Azioni Positive.
Il tentativo di fare un bilancio delle attività dei CUG cittadini dal momento del loro avvio, e soprattutto di individuare le prospettive di potenziamento del loro ruolo e della loro capacità di incidere sul buon funzionamento delle istituzioni pubbliche, è stato guidato dall’intervento introduttivo di Patrizia Tomio, dell’Università di Trento, che presiede la Conferenza nazionale degli organismi di parità delle università italiane. Insieme a lei c’erano tutti i presidenti dei Cug del territorio: Daniele Menozzi, della Scuola Normale, Elettra Stradella dell’Università di Pisa, Erica Palmerini (presidente uscente) e Gaetana Morgante (nuova presidente) della Scuola Sant’Anna, Francesco Sardo del Comune di Pisa, Giuseppe Pozzana della Provincia di Pisa e Carola Martino della Aoup.
«In un contesto segnato da profonde trasformazioni nell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni e del lavoro pubblico, e dalla centralità nel dibattito pubblico, ma anche culturale e scientifico, delle tematiche riguardanti le discriminazioni di genere, il ruolo dei CUG sembra assumere una particolare rilevanza sul piano civile e sociale – hanno dichiarato Daniele Menozzi, presidente del coordinamento dei Cug, ed Elettra Stradella, coordinatrice dell’iniziativa – La rete di buone pratiche che il coordinamento pisano sta consolidando è un esempio virtuoso da questo punto di vista: non solo l’impegno di elaborazione e confronto che si è realizzato nei seminari e nei convegni promossi dal coordinamento, ma anche le iniziative concrete, come quella in programma per l’estate 2018, sul finanziamento di borse di studio per la partecipazione di studenti femmine a Scuole estive in ambito scientifico-tecnologico».
I Comitati Unici di Garanzia sono organismi istituiti con legge nel 2010 al fine di incorporare le funzioni che prima erano svolte, all’interno delle pubbliche amministrazioni, dai comitati pari opportunità e dalle commissioni antimobbing. L’idea di fondo che ne sta alla base è che tutte le amministrazioni pubbliche debbano garantire pari opportunità, un ambiente improntato al benessere organizzativo e debbano impegnarsi a prevenire, rilevare, contrastare ed eliminare ogni forma di violenza sessuale, morale o psichica al proprio interno, nonché tutte le discriminazioni, non soltanto di genere. Come precisa la direttiva del 2011 sui CUG, l’obiettivo è agire contemporaneamente sui diversi fronti dell’innovazione dei modelli organizzativi, del rinnovamento della classe dirigente, dell’uguaglianza delle opportunità e del riconoscimento del merito e, non ultimo, della capacità delle amministrazioni di promuovere la parità anche nel contesto esterno. Proprio su questa linea, e con questo respiro esterno, caso unico in Italia i CUG del territorio pisano hanno deciso dall’inizio del 2016 di attivare un coordinamento allo scopo di rendere più efficace la loro attività. Tra i seminari e i convegni promossi dal coordinamento ricordiamo “Violenza nelle relazioni di genere: la storia, le forme, il contrasto”, nel novembre 2016, “Pari dignità e sviluppo della persona. Rileggere oggi l’art. 3 della Costituzione”, nel febbraio 2017, i cui atti sono appena stati pubblicati, e “L’utilità sociale del lavoro pubblico nella crisi dello stato nazionale”, il 9 febbraio 2018.