Pisa, mercoledì 5 giugno 2019 – Sarà lo scenario unico e suggestivo di piazza dei Cavalieri a fare da teatro sotto le stelle alla prima edizione di “NumeriPrimi Pisa Festival”, rassegna di cinque spettacoli nel prossimo mese di luglio, promosso da Comune di Pisa, Fondazione Teatro di Pisa e associazione “Community News”. Tra gli appuntamenti in calendario il violinista Ara Malikian (3 luglio. Unica data in Toscana), l’opera lirica “Rigoletto” (5 luglio), il jazz di Tuck and Patti (7 luglio), i cantautori Vinicio Capossela (8 luglio. In esclusiva per l’estate in Toscana) e Edoardo Bennato (10 luglio). Biglietti in vendita nel circuito Box Office Toscana e dal 10 giugno al botteghino del Teatro Verdi di Pisa (tel. 050 941111).
«Quest’anno l’estate pisana sarà caratterizzata da “PisÆstate2019”, un grande contenitore capace di racchiudere in sé diverse sollecitazioni per differenti pubblici della città e dei turisti che la visitano nel periodo – dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Pisa, Andrea Buscemi -. Per colmare le varie esigenze di pubblici e le aspettative che vengono dalla città, il Comune quest’anno ha pensato ad un contenitore variegato e multiforme che possa parlare i tanti linguaggi della scena italiana, musicale e teatrale e culturale in genere. Un cambio di passo di cui si sentiva l’esigenza. Così “PisÆstate2019”, assieme al “Giugno Pisano” e a “Marenia”, contribuisce a rendere il nostro territorio uno dei più vivaci e intriganti di tutta Toscana attraverso una serie ricchissima di appuntamenti che abbraccia di fatto tre mesi. Fulcri di “PisÆstate2019”, saranno piazza dei Cavalieri con la prima edizione di “NumeriPrimi”, cui seguiranno gli altri importanti appuntamenti a fine agosto e primi di settembre, e largo Ciro Menotti dove dal 12 al 31 luglio si alterneranno momenti di teatro, musica e comicità affidati a grandi interpreti».
«Con grande piacere il Teatro Verdi ha promosso, insieme al Comune di Pisa e all’Associazione Community News, il Festival che avrà luogo nella splendida Piazza dei Cavalieri – dichiara Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente Fondazione Teatro Verdi -. Cinque spettacoli che vanno da un’opera lirica molto popolare e amata come il “Rigoletto”, ai concerti di Ara Malikian, Capossela e Bennato, che certamente incontreranno il grande favore del pubblico».
«Lo scorso anno – dichiara il direttore artistico Paolo Tognocchi e presidente dell’associazione “Community news” – la nostra associazione ha realizzato una rappresentazione di ‘Cavalleria rusticana’ in Piazza dei Cavalieri, che ha riscosso molto successo e che ci ha spinto alla realizzazione di questo nuovo progetto. ‘Numeri primi’, infatti, non indica soltanto la serie dei numeri divisibili solo per se stessi; ma in senso lato è stato utilizzato per indicare persone con caratteristiche “uniche” o particolari, sia in letteratura che nel giornalismo. Già con questa prima edizione, con gli artisti che presentiamo, pensiamo di aver messo insieme artisti che meritano questa definizione».
Mercoledì 3 luglio (ore 21.30), concerto di Ara Malikian (Unica data in Toscana). Sarà il live di livello internazionale di Ara Malikian, prodigio del violino, nel suo fantastico ed entusiasmante “Royal Garage World Tour”, ad aprire la kermesse. Il concerto di Pisa è tappa di un tour mondiale che ha toccato luoghi simbolo, quali la Royal Albert Hall (sold out il 20 maggio scorso) e che lo porterà ad esibirsi all’Olimpia di Parigi, nonché in tutte più importanti capitali europee, oltre a Los Angeles, Miami e in Sud America. Definito dalla stampa il “Jimi Hendrix” del violino, Malikian si esibirà con la sua super band che lo segue da anni, la stessa con cui si è presentato al concerto Primo Maggio a Roma dell’anno passato, appuntamento che lo ha rivelato al pubblico italiano. Il violinista presenterà al pubblico italiano “The Incredible Story of Violin”, un disco variegato e variopinto, nel quale emerge tutto il suo straordinario talento, sia come esecutore che come compositore. Ma la forza e l’esplosività del concerto stanno nella capacità di Malikian di mettere insieme, senza limiti di genere, il repertorio classico con straordinarie interpretazioni di brani pop e rock. Cosi troviamo in un crescendo entusiasmante Mozart e Radiohead, David Bowie e Bach, Paganini e Pulp Fiction, Astor Piazzolla e i Led Zeppelin . “Assistere a un concerto di Ara Malikian è un’esperienza multisensoriale”, ha scritto il Secolo XIX, “e il pubblico non resiste molto prima di scatenarsi”. Di origini armene, nato a Beirut e residente a Madrid, dove dirige l’orchestra sinfonica della Madrid Royal Opera, Ara Malikian ha numerosi riconoscimenti alle spalle, tra cui il prestigioso Premio Niccolò Paganini. La sua carriera sembrava relegata al contesto “classico”, ma il suo violino ha preso altre strade, incrociando la tradizione armena con influenze mediorientali ed europee. La passione per la classica, affiancata a quella per le musiche popolari, fanno di Ara Malikian un artista unico nel suo genere, oltre che una forza della natura per gli intensi e particolarissimi live. Il Tour ha inanellato finora oltre 176 concerti in tutto il mondo, la maggior parte dei quali esauriti, per oltre 300.000 biglietti.
Venerdì 5 luglio (ore 21.30), “Rigoletto”, opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. Una delle opere più note e belle del compositore italiano Giuseppe Verdi, “Rigoletto” sarà in piazza dei Cavalieri in edizione integrale, con un’orchestra di 45 elementi, coro, scenografie, costumi e protagonisti di livello assoluto. Prestigioso il cast che vede nei ruoli principali Gabriele Spina (Rigoletto), Domenico Menini (Duca di Mantova) e Anna Delfino (Gilda). La regia è affidata a Franco Zappalà, l’Orchestra “Amedeo Modigliani” sarà diretta da Mario Menicagli e il coro della Società Corale Pisana avrà come Maestro del Coro Stefano Cencetti. Le luci saranno curate da Riccardo Tonelli, mentre scene e costumi saranno realizzati grazie alla collaborazione di Europa Musica. Infine, il corpo di ballo Danzaria di Arianna Quaglierini, che curerà con Federica Taffoni le coreografie. La recita di Pisa coincide con l’apertura del Tuscany Opera Festival , prima edizione di un circuito toscano dedicato alla lirica, sotto il patrocinio della Regione Toscana, che per tutta l’estate coprirà città e borghi della Toscana. Rigoletto, è stato composto da Giuseppe Verdi nel 1850, su un libretto di Francesco Maria Piave (tratto da “Le roi s’amuse” di Victor Hugo) e rappresentato per la prima volta al teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1851. Rigoletto, dal suo apparire, è una delle opere più amate e conosciute dell’intero repertorio operistico. Il pubblico vi trova sfarzo teatrale, melodie affascinanti e famosissime che sono addirittura entrate nella vita di tutti i giorni, come “La donna è mobile”, una trama che lascia senza respiro nella suspence degli avvenimenti e del tragico finale, persino insoliti riferimenti atmosferici e paesaggistici, ma è soprattutto la vera natura di Rigoletto, l’amara umanità del padre iperprotettivo ed insicuro, l’affetto ultraterreno che lo lega alla figlia, a carpire la sensibilità degli spettatori e restare indimenticabile. Rigoletto, in occasione della prima rappresentazione, e per qualche anno fu rappresentato anche con il titolo di “Viscardello”, come all’epoca avveniva per volere della censura.
Domenica 7 luglio (ore 21.30) concerto di Tuck and Patti. Appuntamento jazz imperdibile con un duo dalla rara complementarità, che rappresenta in una chiave ariosa e minimalista, l’elegante eclettismo musicale di San Francisco. Nei primi anni Ottanta San Francisco e la Bay Area sono stati la palestra per memorabili e in qualche caso epocali esperimenti nell’area del canto jazzistico. Tuck Andress, chitarrista radicato nel fertile terreno blues e country del Sud-Ovest (è originario di Tulsa, Oklahoma), ha saputo evolversi nel segno stilistico di Wes Montgomery, sino a giungere a una complessa dimensione armonico-ritmico-melodica: da solo, intrecciando linee di basso, accordi e controcanto, diventa una intera, articolatissima sezione ritmica. Patti Cathcart, creatura di San Mateo, nell’area di San Francisco, ha conosciuto esperienze formative tra rock’n’roll e Rhythm &Blues, in particolare alcuni mesi (gli ultimi di vita del grande bluesman) trascorsi con la band di T-Bone Walker. Il suo contralto vibrante e umorale, ombreggiato ma screziato da liquide tonalità di testa (quasi-folk), la loro sensuale ed elettrica comunicativa e la tensione descrittiva del gospel delle sue radici ne hanno fatto un gruppo cult del panorama mondiale.
Lunedì 8 luglio (ore 21.30) concerto di Vinicio Capossela (In esclusiva per l’estate in Toscana). Attesissimo ritorno a Pisa, dove mancava da molti anni, di Vinicio Capossela che presenterà il suo recente “Trionfo della morte e altre ballate per uomini e bestie”. Definito da Rolling Stone “il miglior cantautore italiano” che dice di lui: “più che fare dei dischi incide delle enciclopedie musicate”. Sicuramente Capossela, vero artificiere delle parole in musica, è la voce più originale e colta del panorama cantautorale italiano. Da poco è uscito il suo album di inediti “Ballate per Uomini e Bestie – cronache dal post medioevo”, dove le pestilenze e i condannati a morte diventano selfie, haters e influencer. Un lavoro di grande profondità ispirato anche dagli studi e dai libri della professoressa Chiara Frugoni, tant’è vero che la Scuola normale Superiore di Pisa ha recentemente messo a confronto, in un incontro partecipato e bellissimo, l’artista e la storica, in un colloquio aperto e reciprocamente curioso a partire dalle convergenze tematiche tra i loro rispettivi lavori. Un brano del nuovo disco “Danza Macabra” è un collegamento perfetto con l’affresco di Buonamico Buffalmacco raffigurante il Trionfo della Morte nel Campo Santo di Pisa. Talento riconosciuto, fin dalla sua prima apparizione con “All’una e trentacinque circa “, album battezzato dalla Targa Tenco come miglior opera prima. La carriera di Capossela è ricca di riconoscimenti al valore letterario, musicale e creativo della sua ricchissima produzione, tanto debitrice al cinema e alla letteratura (Céline, Fante, Melville, Omero, Wilde…): quattro Targhe Tenco, due volte il Premio Lunezia, Premio Fernanda Pivano, Premio Piero Ciampi, Premio De André alla carriera. Nel giugno 2017 The Sunday Times inserisce il disco “Ovunque proteggi” tra i trenta migliori dischi di world music, dicendo di Vinicio Capossela che “canta come Tom Waits, scrive come Ovidio “.
Mercoledì 10 luglio (ore 21.30) concerto Edoardo Bennato. Gran finale con un big della musica italiana, capostipite del cantautorato italiano rock e artista di valore assoluto, che ci ha regalato decine di canzoni indimenticabili e interi album di altissimo livello. Bennato ha sempre dimostrato una particolarità di stile unica, un’eterogeneità di influenze e, soprattutto, un’insofferenza verso le convenzioni, che ne hanno fatto il progenitore di una genia di irregolari della nostra canzone. È un artista poliedrico a tutto tondo e un pittore di stupefacente sensibilità e talento. Il suo Rock n’ Roll è il filo rosso che ha unito tutte le arti in cui si è cimentato e lo stimolo che lo ha portato e condotto lungo il suo cammino a dire la sua sulla società e le regole su cui essa si regge. Pochi giorni fa il 27 maggio, Rai Due gli ha dedicato uno speciale nella cornice del format “Unici” intitolata “Edoardo Bennato tra Rossini e rock’n’roll”. Dice di lui Rockol: ”a 72 anni Edoardo Bennato continua ad essere controcorrente, a rifiutarsi di stare nel gruppo, a non schierarsi dalla parte più comoda, a non voler stare “in fila per tre”. E questo gli è costato assai, anche in termini di riconoscimenti di primogeniture (come quella di essere stato il primo artista italiano a riempire uno stadio).