Pisa, 18 gennaio 2024. Sopralluogo alla scuola secondaria di primo grado “Niccolò Pisano” di Marina di Pisa oggi per Amministrazione Comunale, progettisti, responsabili dei lavori e comunità scolastica, in vista dell’inizio del cantiere per la demolizione e ricostruzione della scuola con i fondi PNRR. Insieme a loro anche l’agenzia del Ministero dell’Istruzione (“Futura, la scuola per l’Italia di domani”, la piattaforma per l’attuazione delle misure PNRR per l’istruzione) che segue tutti i progetti di realizzazione di nuove scuole con fondi PNRR, per documentare e raccontare come cambierà la scuola con il cantiere in partenza nel mese di marzo. Presenti il sindaco di Pisa Miche Conti, il vicesindaco con delega a lavori pubblici ed edilizia scolastica Raffaele Latrofa, l’assessore alla scuola Riccardo Buscemi, il dirigente dell’Istituto scolastico Pisano Lucio Bontempelli, oltre ai responsabili del progetto, ai rappresentanti di insegnanti, genitori e studenti.
La scuola di Marina di Pisa, in seguito al rilevamento di problematiche e criticità riscontrate, verrà demolita e ricostruita in una dimensione di sostenibilità ambientale e sociale, con un intervento complessivo di 7,7 milioni di euro, di cui 4,8 milioni con fondi PNRR, 1,1 milioni di risorse comunali, 1,2 milioni di fondi GSE e 482mila di fondi FOI. I lavori partiranno a marzo 2024, inizialmente senza necessità di spostare gli studenti fino a fine dell’anno scolastico, per proseguire nel successivo anno scolastico con lo spostamento delle classi nella scuola di Calambrone, e terminare al massimo entro giugno 2026. Per l’affidamento della progettazione e dell’esecuzione dei lavori, il Comune di Pisa si è avvalso delle procedure di accordo quadro gestite da Invitalia Spa.
“Quella che immaginiamo e per cui abbiamo lavorato è una scuola diversa, in cui i bambini avranno ampi spazi all’interno e all’esterno della struttura – spiega il Sindaco di Pisa Michele Conti -. La visione che ci ha guidato è stata quella di rendere l’edificio a misura di bambino, proprio perché all’interno del percorso pedagogico una parte fondamentale è rappresentata dalla struttura che deve essere accogliente, bella, funzionale e stimolante per i ragazzi che la frequentano. La nostra Amministrazione in questi anni ha dedicato molta attenzione agli spazi dove i nostri bambini e ragazzi trascorrono la parte più importante del loro percorso formativo e di crescita personale. Per loro la scuola è un punto di riferimento fondamentale, il luogo principale da cui parte l’esperienza della socialità e della formazione. Convinti dell’importanza della scuola come spazio fisico e come progetto formativo, abbiamo investito in questi anni oltre 8 milioni di euro di risorse proprie del Comune per mettere in sicurezza gli edifici e rinnovarli e, grazie ai fondi PNRR, abbiamo intercettato altri 11 milioni di euro, per costruire nuovi impianti completamente diversi dal passato, una scuola secondaria e 5 asili nido. Entro il 2026 tutto ciò sarà realtà: per un sindaco è forse la massima soddisfazione lasciare alla città, ai cittadini di domani, gli elementi portanti su cui si costruisce la comunità cittadina del futuro.”
“Il progetto della nuova scuola si va a incastonare in un più importante piano di recupero dell’intero patrimonio di edilizia scolastica cittadina – dichiara il vicesindaco con delega a lavori pubblici ed edilizia scolastica Raffaele Latrofa -. Nel caso della scuola di Marina di Pisa, tra tutti i progetti di rifacimento di edifici scolastici, si tratta dell’importo maggiormente finanziato dal PNRR. Uno dei cardini su cui è basato il progetto della scuola è senza dubbio la sostenibilità ambientale dei fabbricati: andiamo a costruire un edificio moderno e all’avanguardia per le caratteristiche energetiche e i contenuti tecnologici. Un’idea innovativa di scuola, nata da un concorso di progettazione bandito dal ministero dell’istruzione, pensata per accogliere attività didattiche differenziate come i lavori in gruppo, laboratori, utilizzo di strumenti multimediali, momenti di ricerca e approfondimento con la presenza di biblioteca e auditorium. Un’idea inclusiva di scuola, che elimina le barriere architettoniche e apre la struttura a tutti i ragazzi, alle famiglie e al coinvolgimento del territorio e della comunità in cui è inserita”.
“I lavori di ricostruzione della scuola – aggiunge l’assessore alla scuola Riccardo Buscemi – sono prioritari per dotare Marina di una scuola che sarà all’avanguardia sia nelle metodologie di costruzione che negli spazi messi a disposizione per la didattica, ma nello stesso tempo è importante assicurare la continuità didattica ai ragazzi che frequenteranno la scuola nel periodo interessato dai lavori. Per questo stiamo organizzando lo spostamento degli alunni alle scuole di Calambrone per il prossimo anno scolastico, cercando di ridurre il più possibile i disagi, che comunque in parte dovranno essere affrontati dalle famiglie, a cui chiediamo qualche sacrificio nell’interesse dell’intera comunità di cui tutti facciamo parte, a cui la nuova scuola porterà sicuramente benefici.”
Il progetto. La nuova scuola, che sarà realizzata dopo la demolizione del vecchio edificio, è costituita dall’insieme di quattro corpi indipendenti, con la necessità di strutture connettive, costituite da ampie vetrature, corredate da importanti terrazzamenti di forma curvilinea e da percorsi esterni. È una conformazione articolata che lascia ampia permeabilità visiva e di cerniera rispetto alla pineta e alla vegetazione circostante. È previsto l’utilizzo del legno come materiale strutturale, per conseguire caratteristiche di isolamento e accumulo di calore. Il piano terra ospita diversi spazi come l’auditorium, la sala lettura, le aule speciali (laboratori), la mensa, gli uffici e la palestra. Tutti questi ambienti sono connessi tra loro dal “sottobosco didattico”, un’area all’aperto in parte coperta e riparata che di fatto si configura come il nuovo atrio della scuola. Il piano primo accoglie le aule in tre cellule indipendenti, funzionalmente connesse da un percorso vetrato (un connettivo inteso come spazio di relazione). L’edificio ospiterà fino a 9 classi per un totale di 225 alunni. Sono previste poi aule per l’insegnamento specializzato o con dotazioni particolari: attività scientifiche, attività tecniche, attività artistiche, aule di sostegno. La superficie complessiva dell’edificio sarà di 2350 mq.
La scuola del futuro è aperta al territorio. Il progetto è volto a creare un legame tra la nuova struttura, il bosco che si trova alle spalle, il mare ma anche tutto l’abitato di Marina, diventando luogo di riferimento per la comunità. I locali al piano terra infatti si prestano a un utilizzo aperto al pubblico in orario extrascolastico: la palestra, la biblioteca, l’auditorium potranno infatti essere usati da tutto il quartiere, come gli spazi all’aperto che creano la connessione tra i vari blocchi. La parte superiore della scuola ospita invece le aule didattiche, interconnesse da un corridoio di collegamento che si apre anche sulla grande terrazza al piano primo. Peculiarità caratterizzante una “torre” che permette di spingere la visuale fino all’osservazione del mare. Ci sarà allestimento di setting didattici diversificati e funzionali ad attività differenziate, quali lavori per gruppi e in modo individuale, presentazione elaborati, realizzazione prodotti multimediali, svolgimento prove individuali o di gruppo, discussione attorno a uno stesso tema, svolgimento attività di tutoraggio tra studenti. Sono stati progettati spazi dedicati alla ricerca, alla lettura e alla documentazione, con particolare riguardo alle possibilità di utilizzo di dispositivi tecnologici digitali individuali o di gruppo e alle potenzialità offerte dalla connettività diffusa, come una grande biblioteca al piano terra.
Rispetto ambientale. La nuova costruzione non comporterà un incremento di consumo di suolo, gli impianti elettrici e termofluidici a servizio dei nuovi edifici sono stati progettati con l’obiettivo di conseguire le migliori possibilità di gestione avanzata e controllo automatico degli impianti stessi, nonché elevate condizioni di comfort ambientale. La progettazione risulterà attenta alla sostenibilità ambientale, energetica ed economica, alla riciclabilità dei componenti e dei materiali di base, con alte prestazioni energetiche, utilizzo di fonti rinnovabili, facilità di manutenzione. Il nuovo edificio sarà con un consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20% rispetto al requisito (NZEB) previsto dalla normativa italiana e prevederà l’utilizzo di fonti rinnovabili, guardando anche la sostenibilità dal punto di vista ambientale, considerando l’intero ciclo dei rifiuti.