BRUXELLES – Per accedere ai finanziamenti della Bei legati al fondo Juncker occorre che il porto di Livorno abbia approvato il piano regolatore. Il requisito fondamentale è appunto la bancabilità del progetto, cioè l’immediata fattibilità e la redditività dell’intervento.E’ quanto è emerso dall’incontro che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha avuto stamani a Bruxelles con i tecnici della rappresentanza italiana a Bruxelles, guidati dall’ambasciatore Marco Peronaci.La Bei sarà chiamata ad anticipare la concessione dei finanziamenti ad una prima tranche di progetti entro i primi mesi del 2015 (mentre per il piano Juncker dovremmo attendere ancora alcuni mesi). Naturalmente saranno selezionati i progetti immediatamente operativi, quelli di qualità, bancabili e renumerativi, in grado cioè di attivare ulteriori finanziamenti soprattutto da parte dei privati. Tra questi c’è anche il progetto legato all’ammodernamento del porto di Livorno, del relativo collegamento ferroviario (il cosiddetto scavalco tra porto e interporto), e del potenziamento logistico dell’infrastruttura retroportuale, sempre più in grado di offrire servizi competitivi sia al porto che alle imprese, attraendo così nuovi investimenti e nuove attività.“Il porto di Livorno – commenta Rossi – è già inserito nell’elenco delle opere potenzialmente finanziabili, grazie al ‘bollino’ europeo ottenuto con il suo inserimento nella rete TeNT. Potrebbe quindi accedere ai finanziamenti della Bei a condizione che l’Autorità portuale abbia il via libera al nuovo piano regolatore e il progetto per la realizzazione della Darsena Europa. Rivolgo un appello alla città per accelerare l’approvazione del piano, che non può più attendere – puntualizza Rossi – se non vogliamo perdere importanti occasioni di finanziamento”.Si tratta di un investimento consistente, indispensabile per rendere competitiva l’infrastruttura labronica. Oltre 650 milioni, metà da parte dei privati e Autorità portuale e l’altra metà a carico del pubblico (Regione e Stato).“Livorno è uno dei porti più importanti del Mediterraneo – sottolinea Rossi – con grandi potenzialità di sviluppo, ma se non si realizza la Darsena Europa sarà destinato a restare sempre marginale. Se non vogliamo perdere questo treno – conclude – dobbiamo stringere i tempi e tradurre tutto questo in un accordo di programma tra Governo, Regione, Autorità Portuale e Comune da sottoscrivere rapidamente”.