Pisa, mercoledì 20 febbraio 2019 – “Dopo aver letto la composizione delle liste a supporto degli altri candidati alle primarie del PD, sono sempre più convinto che la scelta di appoggiare Roberto Giachetti ed Anna Ascani sia l’unica che può permettere al PD di riproporsi realmente per governare sia a livello nazionale che locale.” Così interviene sul tema delle primarie del PD Michele Passarelli Lio (nella foto), candidato all’assemblea nazionale del PD a sostegno della lista di Roberto Giachetti ed Anna Ascani.
“Prescindendo dalle indubbie qualità personali dei candidati presenti – continua Passarelli – le due liste che appoggiano gli altri aspiranti alla Segreteria del PD mi permetto di identificarle in due modi: una, quella Zingaretti, è la “lista VIP”, quella che ha un capolista mandato da Roma e vede la candidatura di due consiglieri regionali, del segretario provinciale e del Presidente dell’assemblea; l’altra, quella Martina, la “lista equilibrismo”, che è un po’ VIP candidando comunque un deputato come capolista , ma soprattutto è il risultato di una lunga trattativa fra le varie anime che sostengono il candidato, che appunto ha portato ad un risultato “equilibrato” fra le correnti. Io credo sinceramente che se il mio Partito vuole ripartire, lo deve fare proprio mettendo da parte sia l’occupazione di tutti gli spazi da parte dei “maggiorenti” e rifuggendo il più possibile dalla battaglia correntizia che ne è stata, sempre a mio avviso, il motivo principale di sconfitta. La mozione Giachetti, in tutto il paese ed anche a Pisa, ha voluto invece premiare, nelle candidature, due aspetti importantissimi: la militanza e la territorialità. Le nostre candidate ed i nostri candidati sono tutti fortemente radicati sul territorio per il proprio lavoro e per la loro passione, non certo per gli incarichi che ricoprono; credono nel lavoro svolto dal Partito fino ad oggi, soprattutto nel campo delle riforme e lavorano perché sia proprio quello del riformismo il punto di ripartenza; Nessuno di noi sta lavorando per la costruzione di una corrente o di un’area di riferimento, nessuno di noi ha intenzione di rivendicare risultati dopo un’eventuale vittoria a scapito di altri. Per tutti questi motivi sono convinto che Giachetti sia il candidato giusto alla guida del PD, perché non sarà schiavo dei VIP del partito e perché non ha correnti alle quali rendere conto; semplicemente ci metterà cuore e passione, così come sta stanno facendo tutti coloro che hanno accettato di far parte della lista che lo sostiene.”