Pisa, 11 gennaio 2022 – “Manca la progettualità, manca un’idea di Pisa nei prossimi decenni; tutta l’attività amministrativa degli ultimi anni si basa sull’utilizzo di progetti già esistenti e sull’assenza di qualsiasi tipo di condivisione con la città, sia nel merito che nel metodo.”
Questo in sintesi il commento di Michele Passarelli Lio e Carlo Lazzeroni coordinatori provinciale e comunale di Italia Viva e membri del coordinamento di Laboratorio Riformista, unione politica fra forze politiche e liste civiche pisane, sulla notizia dell’approvazione dei progetti presentati dal Comune di Pisa e finanziati dal PNRR.
“L’approvazione dei progetti, a dire il vero abbastanza datati, con i finanziamenti del PNRR non può che essere salutata positivamente; il Piano portato avanti nel nostro paese dal governo Draghi mette a disposizione delle risorse incredibili delle quali anche Pisa non può e non deve fare a meno. Ma ci chiediamo con quale criterio e con quali motivazioni siano stati proprio questi i progetti ai quali l’attuale maggioranza di destra al governo della città abbia voluto dare priorità”
“Il bando in questione finanziava investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale; a ben vedere i progetti finanziati, se si escludono la nuova piscina ed una pista ciclabile, sono tutti relativi al patrimonio monumentale/artistico e principalmente localizzati nel centro storico. Sicuramente progetti validi ed importanti presi a sé stanti, ci mancherebbe; Ma ci chiediamo se queste fossero oggi le priorità per la città di Pisa; ci chiediamo se non fosse e non siano necessari interventi di rigenerazione urbana al CEP, a S. Ermete, a Riglione, Putignano, Pisanova e sul Litorale. Ci chiediamo se la giunta abbia fatto caso all’obiettivo che devono avere questi progetti: ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale.”
“A noi pare chiaro manchi una strategia, o se c’è il Sindaco e la Giunta non la condividono con la città; i cittadini non vengono mai chiamati a ragionare sulle priorità da affrontare, la base per costruire piani degni di questo nome. Insieme al Laboratorio Riformista crediamo che Pisa ed i pisani meritino qualcosa di diverso e migliore; c’è la possibilità con questo Piano di rigenerare l’intera città, dal punto di vista innanzitutto sociale e culturale; ma c’è bisogno di farlo coinvolgendo la città ed ascoltando le sue esigenze e questo inizieremo a fare sin dai prossimi giorni con una serie di incontri nei quartieri”