Una risposta stupefacente quella del territorio della Valdera: associazioni, aziende e tanti cittadini che sin dalle primissime ore dall’inizio della campagna hanno contribuito con una donazione. Dopo neanche un giorno dall’apertura del conto “Valdera Solidale”, sono già stati raccolti oltre diecimila euro di donazioni. Un risultato che deve dare una spinta ancora maggiore all’iniziativa “Proteggiamoli!” ideata dai Comuni di Bientina, Buti, Capannoli, Calcinaia, Casciana Terme Lari e Palaia.
In sole 24 ore quindi si è resa concreta la possibilità di investire le risorse per acquistare dispositivi di protezione per l’Ospedale Lotti e per i sanitari del territorio. Già nella giornata di venerdì i primi ordinativi: kit di protezione (mascherina FFP2, tute di protezione e occhiali protettivi) destinati agli operatori sanitari, sia ospedalieri, sia di medicina generale o pediatria. Mentre, appena le donazioni lo permetteranno, saranno acquistati per l’ospedale Lotti i caschi per ventilare e i ventilatori di cui c’è una grande carenza. Proprio per questo, alla soddisfazione dei sindaci, si aggiunge un accorato appello: “continuiamo a donare, i nostri medici meritano la nostra cura”.
Proprio in questo fine settimana inoltre è iniziata anche la distribuzioni delle mascherine ai nuclei familiari che risiedono nei comuni che si sono fatti promotori dell’iniziativa: un dono simbolico, utile comunque in questo momento difficile, che cerca di soddisfare un bisogno e, insieme, di sensibilizzare la popolazione.
Il conto corrente aperto appositamente presso la Banca di Pisa e Fornacette (IT71 C 08562 70910 000012566154 Intestato : COVID-19 – VALDERA SOLIDALE EMERGENZA Sanitaria, Causale: “Proteggiamoli!”) rimane a disposizione di chi voglia donare e, così facendo, contribuire a sconfiggere il Coronavirus.
“Proseguiamo a rifornire dei necessari Dpi i medici, gli infermieri e tutti coloro che operano in prima linea per fronteggiare il contagio da Covid-19” è l’appello dei sei sindaci dei comuni promotori. “E se altri comuni vogliono unirsi, non potremo che esserne felici: la solidarietà non conosce confini amministrativi”.