Si è sentito dire spesso che i campionati di Lega Pro si vincono in Primavera.
Alcuni magari storceranno il naso perchè a sostenere questa idea lo scorso anno era proprio Piero Braglia che sedeva per la seconda volta sulla panchina nerazzurra. Il suo parere, suffragato da anni di esperienza, non era affatto sbagliato e continua ad essere valido anche in questa stagione, visto quello che sta accadendo in testa alle classifiche di Lega Pro. Per fortuna però attualmente, differentemente dal passato recente, il Pisa riveste un ruolo da protagonista e quei -4 punti dalla vetta sono una certezza da cui guardare il futuro. Per questo la frase di “Pierino”, da lui spesso decantata lo scorso anno forse per rimandare alla primavera i guai di una squadra fallimentare, è più che mai attuale. Il campionato dei nerazzurri è aperto dopo la pesante sconfitta rimediata ieri pomeriggio dalla Spal di Mister Semplici, per mano della Maceratese, vera matricola impertinente del girone, che con il suo gioco semplice ma efficace, ha dato una lezione di calcio alla capolista. Una sonora sconfitta e di conseguenza una rivitalizzante vittoria per i ragazzi di Mister Bucchi, che adesso galvanizzati, viaggiano alla velocità della luce. E se da una parte c’è la regina ferita che analizza le proprie colpe e cerca improbabili capri espiatori (il giovane arbitro della gara di ieri è un emergente arbitro della sezione di Pisa) a cui addossare le proprie défaillance, dall’altra c’è una squadra caparbia e determinata che ha gridato alle concorrenti la sua voglia di arrembaggio. E nel mezzo? Nel mezzo c’è una squadra giovane ma superba, ricca di talento e capacità, ma che a tratti appare insicura e arrendevole. Nel mezzo c’è un Mister che da corpo anima e cuore per coronare il suo nuovo sogno: vincere anche come allenatore. Ma soprattutto nel mezzo, e questa è forse l’arma più importante, c’è una piazza tenace che ha saputo soffrire senza mai arrendersi a quel destino che spesso ne ha messo in discussione il futuro. Nel mezzo c’è in poche parole, una grande speranza fatta di piccoli sogni, sarebbe davvero un peccato tradirla. Dal mezzo si può uscirne solo in un modo: vele spiegate e bussola alla mano, la direzione resta una sola, occorre solo il coraggio di crederci.
Buon viaggio, Pisa 1909!
Aurora Maltinti