“La raccolta differenziata, in qualunque modo realizzata, funziona se i cittadini collaborano e si fanno parte attiva”. Questa la premessa dell’ordinanza firmata sulle regole per l’uso dei cassonetti, interrati e non, nel centro storico. Nel centro storico di Pisa funziona un sistema misto: per le famiglie i cassonetti anche per la carta (e dal 30 gennaio non più il porta a porta). Per gli esercizi commerciali (bar, ristoranti, negozi): “porta a porta” obbligatorio per carta e cartone; multimateriale e indifferenziata nei cassonetti. Vetro e organico per bar e ristoranti: porta a porta o cassonetti secondo gli accordi presi con Geofor in base alle esigenze. Dopo alcuni punti sul rispetto delle varie tipologie di conferimento nei cassonetti, l’ordinanza rende espliciti i divieti: è vietato introdurre nei cassonetti materiale non conforme; è vietato abbandonare i rifiuti vicino ai cassonetti; è vietato al cittadino servito dal “porta a porta” l’utilizzo dei cassonetti che sono nel centro storico; si fa divieto agli esercizi commerciali di portare carta e cartoni nei cassonetti; vietato conferire ceramica e cristallo nei contenitori per il vetro; si impone agli esercizi di conferire i rifiuti nei giorni giusti e di collocarli a distanza non superiore a tre metri. E’ fatto obbligo alle utenze non domestiche che svolgono attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, pub, ristoranti…) che aderiscono al porta a porta di avere su suolo pubblico bidoni carrellati per il vetro e l’umido (organico).
E, sempre con l’ordinanza, si avvertono gli utenti che le tessere personali per l’utilizzo dei cassonetti saranno consegnate a domicilio nelle prossime settimane. E a quel momento sarà proibito a chi non è iscritto alla tassa sui rifiuti conferire nei cassonetti. L’Ordinanza si incarica anche delle sanzioni per chi infrange le regole. Si va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500. Nella delibera sono riportate le disposizioni tecniche sulle modalità di conferimento, i calendari e l’elenco delle strade servite dai cassonetti e di quelle con il “porta a porta”.
Istruzioni per l’uso – Per aprirli basta premere il pulsante, aspettare qualche secondo, spingere il pedale e buttare il rifiuto. Come mostrato dagli adesivi esplicativi apposti sugli stessi cassonetti. La tessera diventerà necessaria solo quando la distribuzione agli abitanti del centro storico (bisogna essere intestatari della Tari) sarà terminata, si parla di 12mila utenze di cui 9mila domestiche e 3mila non domestiche. Umido è organico, secco residuo è indifferenziato, multimateriale è senza vetro.