Pisa, 31 luglio 2020 – Anche a Pisa si può firmare la proposta di legge di iniziativa popolare, presentata dal comitato promotore ‘Libera l’Europa -UExit’, depositata presso la Corte di Cassazione e già pubblicata in Gazzetta Ufficiale n° 136 del 28/05/2020. Fra i promotori spicca anche il critico d’arte On. Vittorio Sgarbi.
Il consigliere comunale di maggioranza a Pisa, Manuel Laurora, ha dato la disponibilità ad autenticare le firme inerenti la proposta di legge di iniziativa popolare per il referendum sull’uscita dalla UE, quindi, oltre a potersi recare a firmare con un documento d’identità valido presso l’URP in piazza XX Settembre (Palazzo Pretorio) fronte Palazzo Gambarcorti (Comune di Pisa) dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 (aperto anche nel mese di agosto), si potrà firmare, sin da oggi, contattando il 3884970865 (anche SMS), e firmare ‘porta a porta’ con le dovute precauzioni sanitarie vigenti legate al virus (obbligo di mascherina e gel disinfettante).
“Ho dato tale disponibilità nel mio ruolo di consigliere comunale di Pisa – ha dichiarato Laurora – in quanto da sempre strenuo difensore dell’istituto referendario – ritengo che, anche l’Italia, come tanti altri Paesi europei (nel merito l’Inghilterra), ma soprattutto prendendo ad esempio la Svizzera, ‘Patria’ del referendum senza quorum per eccellenza, possa riformare la parte della Costituzione, che ad oggi non permette di poter indire referendum anche propositivi, oltre a quelli abrogativi, ad esempio. Questa proposta di legge va anche in questa direzione, l’obiettivo infatti è permettere ai cittadini elettori italiani di potersi esprimere democraticamente, così da poter aprire un vero dibattito civile di confronto sui pro e contro, i vantaggi e gli svantaggi legati a questa UE e dare alla fine la parola al Popolo sovrano, come appunto recita l’articolo 1 comma 2 della nostra Carta costituzionale. Comunque il Comitato promotore dell’iniziativa, nello specifico fa riferimento all’articolo 50 del Trattato sull’Unione europea, che norma il recesso volontario ed unilaterale di uno Stato membro dalla UE. L’articolo in questione definisce anche la procedura di recesso in base alla quale la UE stringe un accordo con lo Stato che decide di recedere.”