Pisa – Era il 1935 quando i Maestri d’Ascia pisani Fontani, in particolare Odoardo detto “Pallino”, costruivano le quattro barche, ognuna rappresentante un quartiere della città, che gareggiavano il 17 giugno in occasione del palio di San Ranieri. La verde per Sant’Antonio, la celeste per Santa Maria, la gialla per San Francesco, la rossa per San Martino. Quelle barche, oggi, grazie alla collaborazione tra Comune di Pisa e Navicelli Spa, tornano a vita nuova. Si è infatti concluso il lavoro del maestro d’ascia Patania che in un anno, utilizzando prevalentemente materiali originali, ha recuperato le imbarcazioni. Si tratta di strutture in legno, con l’ossatura in rovere e il fasciame in larice. Sono state utilizzate per il Palio fino agli anni ’80, poi sono state sostituite dalle barche in vetroresina, molto più leggere. «Grazie a questo restauro recuperiamo un patrimonio che altrimenti rischiava di andare perduto – spiega l’assessore alle manifestazioni storiche, Federico Eligi – Il nostro obiettivo è che le barche non siano solo esposte, ma possano tornare in acqua: per esempio durante l’esposizione della Pala del Santo sull’Arno o per sfilate sul fiume». «Siamo contenti di aver contribuito a valorizzare un pezzo di storia della città» ha commentato il Presidente di Navicelli Spa, Giovandomenico Caridi.