Sei anni orsono, il 26 dicembre 2009, ci lasciava, all’età di 85 anni, Giuseppe “Beppe” Chiappella, uno dei componenti la “Fiorentina dei Miracoli” degli anni ’50 e, successivamente, Tecnico di valore
Nato a Milano il 28 settembre 1924, Chiappella deve rinviare, a causa della Guerra, il suo esordio nel calcio che avviene in terra toscana, nelle fila del Pisa in Serie B, con cui debutta il 22 settembre ’46 nel pareggio interno per 3-3 contro il Suzzara nell’inedito ruolo di interno destro, andando poi a rete sette giorni dopo nel largo successo per 4-1 contro la Pro Gorizia, sua prima rete a livello professionistico.
Coi nerazzurri, Chiappella resta per altri due anni nella Serie cadetta, sfiorando al termine del torneo 1947.48 la clamorosa Promozione in A, sfuggita per un sol punto di distacco dal Palermo, e concludendo la sua prima esperienza con il Pisa con 98 presenze e 4 reti, prima di risalire le sponde dell’Arno e vestire, a partire dal 1949 e per 11 stagioni consecutive sino al ritiro, la maglia della Fiorentina.
Con i “Viola andando a comporre la famosa mediana che entra di diritto nelle più famose “filastrocche” dell’epoca con l’aggiunta del finale in rima e cioè …..”Sarti; Magnini Cervato; Chiappella Orzan Segato ….” che porterà la squadra diretta da Fulvio Bernardini alla conquista del primo “storico” Scudetto nella Stagione 1955.56 in cui i Viola perdono solo a titolo conquistato con largo anticipo all’ultima giornata a Marassi contro il Genoa.
In una formazione che giocava un calcio di prim’ordine con gli assi Julinho e Montuori in attacco e che si piazzerà al secondo posto nei quattro anni successivi alla conquista del titolo Chiappella si dimostra pedina inamovibile collezionando 329 presenze e 5 reti con l’unico cruccio di non aver disputato la Finale di Coppa Campioni ’57 al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid.
Meno fortunata l’esperienza con la Nazionale con cui Chiappella disputa 17 incontri tra cui i due con l’Egitto di qualificazione ai Mondiali ’54 in Svizzera senza poi essere selezionato tra i “Ventidue” ed altri tre per l’ammissione ai Mondiali di Svezia ’58 gli unici ai quali gli “Azzurri” non siano stati capaci di qualificarsi.
Terminata l’attività agonistica Chiappella si cala immediatamente nel ruolo di Allenatore avendo la possibilità di affiancare e conseguentemente di apprendere il mestiere dal “leggendario” Nandor Hidegkuti prima e da Ferruccio Valcareggi poi circostanza che gli consente di costruire le basi di quella Fiorentina che andrà a conquistare il suo secondo Scudetto lanciando in prima squadra giovani come Brugnera Merlo Bertini Ferrante e Brizi e di conquistare il “Seminatore d’Oro” nella stagione 1965.66 in cui i Viola giunti quarti in Campionato si aggiudicano la Coppa Italia a spese del Catanzaro battuto in Finale il 19 maggio ’66 per 2-1 dopo aver eliminato nei Quarti il Milan ed in Semifinale l’Inter ed esattamente un mese dopo il 19 giugno ’66 anche la Mitropa Cup superando in Finale per 1-0 con rete del “ventenne” Brugnera.
Ironia della sorte i frutti del suo lavoro vengono colti dal “Petisso” Pesaola con il quale Chiappella si “scambia” di panchina approdando a Napoli dove resta 5 anni prima di allenare ancora Cagliari Inter Verona per poi fare ritorno alle origini a Pisa allorquando Anconetani lo chiama a Gennaio ’80 in sostituzione dell’esonerato Carpanesi nel primo Campionato di B del nuovo corso.
Chiappella assolve dignitosamente il proprio compito riuscendo a conquistare la salvezza all’ultima giornata con la vittoria per 1-0 sulla Sambenedettese lasciando l’incarico a Toneatto prima di chiudere la propria carriera da Tecnico con due ultime esperienze sulle panchine di Pescara ed Arezzo.
Di Chiappella resterà sempre vivo il ricordo di un atleta esemplare nella “pulizia” delle sue giocate e soprattutto di un gran Maestro nell’insegnare calcio a tutti i giovani che gli sono stati affidati nel corso della sua lunga esperienza in panchina molti dei quali debbono ringraziare il “Milanese di Toscana” se poi hanno raggiunto importanti successi nella loro carriera.
Grazie per tutto quello che hai saputo donarciBeppe” ….!!