Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta alla cittadinanza da parte delle Rsu del Comune di Pisa.
Da tempo ci chiediamo – si legge nella lettera aperta delle Rsu del Comune di Pisa – quale sia un ente locale rispondente ai bisogni della cittadinanza, siamo certi che per una riorganizzazione degli uffici e dei servizi non serva ricorrere a consulenti esterni pagandoli migliaia di euro, dall’interno si hanno fatti ed elementi sufficienti ad operare nell’interesse della città e dei pubblici servizi
Esistono dirigenti e funzionari già pagati ai quali commissionare la ricerca, perchè affidarsi all’esterno con aggravio di spesa? Cosa pensano Filippeschi e la segretaria generale, alla quale il sindaco ha da poco attribuito la indennità di risultato nel 2015 riconoscendole il massimo punteggio alla voce capacità organizzativa e gestionale?
Se affidiamo ad esterni la riorganizzazione dei servizi e degli uffici , non si inficia la stessa valutazione dei dirigenti che comporta migliaia di euro di spesa?
Dal piano occupazionale,deliberazione n. 131 del 19 luglio scorso, apprendiamo di una analisi dei fabbisogni “verticale ” effettuata dai dirigenti, analisi di cui il sindacato nulla sa nonostante abbia chiesto più volte di essere informato
Non c’è traccia alcuna delle analisi e della documentazione degli effettivi fabbisogni come prospettato dai dirigenti o dai singoli uffici, eppure i dirigenti dipendono direttamente dalla segretaria generale e dal sindaco e, con trasparenza, non dovrebbero esserci problemi a rendere note le loro richieste confrontandole con le decisioni assunte in sede politica.
Senza questi documenti è assai difficile valutare serenamente le posizioni dell’amministrazione, forse che per il Sindaco il sindacato debba solo ratificare decisioni da lui assunte senza alcun beneficio del dubbio?
Ma al Comune di Pisa servono solo elevate professionalità amministrative o si rinuncia a valorizzare quelle già in organico? Perché assumere esclusivamente in fascia d ammettendo che gli indirizzi politici in ordine alla gestione dei servizi sono i soli parametri da seguire? Ma la gestione della macchina comunale non dovrebbe rispondere a esigenze generali e non identificabili negli obiettivi di mandato del Sindaco visto che dei servizi e degli uffici beneficia tutta la cittadinanza senza distinzione di ceto, religiosa e politica?
Un sogno di mezza estate induce a scrivere questa lettera augurandoci che al Comune di Pisa si voglia ancora entrare nel merito delle decisioni assunte e renderne atto a tutti i soggetti sociali e alla cittadinanza, sindacato in primis. Federico Giusti, Rsu Comune di Pisa