Pisa, 27 aprile 2023 – “Lo dico senza troppi giri di parole: purtroppo quanto viene previsto mi pare del tutto insufficiente: questo Def, il primo del Governo Meloni, si caratterizza per una preoccupante assenza di visione, di strategie e, soprattutto, di risorse”, ha affermato la senatrice Ylenia Zambito, intervenuta in aula nella discussione relativa al Documento di economia e finanza (Def).
“Non a caso, nella conseguente discussione alla Camera, è andato in scena uno spettacolo imbarazzante per la maggioranza che sostiene il Governo Meloni: hanno fatto mancare i numeri necessari per l’approvazione della risoluzione sullo scostamento di bilancio inserito nel Def.
Ora bisognerà rifare tutto da capo: dovranno ripresentare e approvare un nuovo testo in Consiglio dei Ministri, e farlo approvare dalle Camere. Senza la risoluzione sullo scostamento, anche il DEF approvato al Senato è carta straccia. Che caos! E meno male che dicevano di essere “pronti”!
Per quello che riguardava i numeri, nel triennio 2024-2026, come riportato nell’intervento, a fronte di una crescita media annua del Pil nominale del 3,6%, questo Def 2023 stima quella della spesa sanitaria allo 0,6%. Il rapporto spesa sanitaria/Pil si riduce dal 6,7% del 2023 al 6,3% nel 2024 al 6,2% nel 2025-2026. Rispetto al 2023, in termini assoluti la spesa sanitaria nel 2024 scende a € 132.737 milioni (-2,4%), per poi risalire nel 2025 a € 135.034 milioni (+1,7%) e a € 138.399 (+2,5%) nel 2026.
“Al netto del dovere ripetere la procedura, sono numeri che prevedono un aumento medio così misero da non essere in grado nemmeno di coprire l’aumento dei prezzi dovuti all’inflazione – ha spiegato –. Ricordo che secondo Ocse il limite di sostenibilità del Ssn in qualsiasi Paese è 6.6% del Pil e non si pensi che il Sistema possa reggere semplicemente facendo crescere il secondo pilastro, quello della sanità privata”.
“Non meno sentito è il tema dei salari che percepiscono i nostri operatori sanitari – ha affermato poi la rappresentante dem –. Vi invito a vedere la Survey su medici e dirigenti sanitari pubblicata dal mensile di Anaao e Assomed: il risultato dice che un 1 medico su 3 è disposto a cambiare lavoro. Più della metà tra medici e dirigenti sanitari è insoddisfatta delle condizioni del proprio lavoro, questo perché i medici sono pochi e mal retribuiti”.
“C’è poi il capitolo Pnrr: un’occasione unica per il nostro Paese che il Governo sembra voler gettare alle ortiche. In questo Def ci sono riferimenti astratti ed evasivi che denotano tutta l’inadeguatezza del Governo perché sembrano arrendersi all’idea che l’attuazione della missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza non sia alla nostra portata! La verità è che questo governo non considera la sanità una priorità e continua a non mettere al centro la salute delle cittadine e dei cittadini di questo Paese”.
All’inizio dell’intervento, la parlamentare pisana ha ricordato la dottoressa Barbara Capovani dedicandole, unitamente alla famiglia, un pensiero sentito e profondamente commosso. “Barbara era una bravissima psichiatra – ha detto Zambito – morta per mano di un suo paziente in una dinamica che genera rabbia e dolore. Non sono ore facili quelle che sta vivendo la nostra comunità. Non è facile per me, lo confesso, dover pronunciare queste parole. Ma ci tenevo. Ci tenevo a ricordare Barbara e i tantissimi operatori sanitari che ogni giorno spendono la propria vita per il prossimo. Spesso, troppo spesso, mettendo a rischio la propria vita”.