Santa Croce sull’Arno, 20 aprile 2022 – “Acqua tra natura e tecnologia”: si potrebbe sintetizzare così il tema del murale realizzato da Fijodor Benzo, in arte Mr. Fijodor, sul deposito idrico “Santa Croce 2”, nel comune di Santa Croce sull’Arno. Un’opera visibile anche da centinaia di metri di distanza, che ridisegna il panorama a 360 gradi, lanciando un forte messaggio di sostenibilità ambientale. Nei giorni scorsi sono terminati i lavori di ristrutturazione del pensile che avevano previsto l’uso delle impalcature intorno al serbatoio: pezzo dopo pezzo, il cantiere in via di smantellamento ha rivelato le immagini create sulla sommità della struttura, segnando una tappa significativa di Rainbow (la seconda dopo quella nel comune di Montopoli in Valdarno), il progetto di Acque che mira a interpretare con opere murarie, firmate da artisti di fama internazionale nel campo dell’arte urbana, i propri serbatoi nel Basso Valdarno.
L’obiettivo di Rainbow è mettere insieme territorio e cultura in un’ottica di sensibilizzazione ambientale e sostenibilità, migliorare anche in senso artistico le infrastrutture che segnano il paesaggio, e creare valore avvalendosi di forme espressive contemporanee. Il restyling del pensile “Santa Croce 2”, dopo i lavori di manutenzione straordinaria, è andato in scena a marzo. Adesso l’opera – intitolata “Pipes, taps, mountains and water with some fish” – è stata svelata, donando una nuova identità all’infrastruttura. Quando saranno terminate le ultime lavorazioni, si terrà la vera e propria inaugurazione, alla presenza dell’amministrazione comunale e delle classi della scuola primaria “Carducci”, protagoniste nelle settimane scorse di un percorso educativo che ha legato arte e sostenibilità, attraverso incontri con l’artista e la realizzazione di alcuni disegni ispirati alla risorsa idrica.
“Rainbow si colloca in un’ottica di sostenibilità e ottimizzazione delle risorse – spiega Giuseppe Sardu, presidente di Acque – Mentre ristrutturiamo alcune torri piezometriche come quella di Santa Croce, sfruttiamo la presenza delle impalcature e dei cantieri per effettuare alcuni interventi artistici, allo scopo di contribuire alla rigenerazione urbana di infrastrutture fondamentali che però talvolta incombono sul territorio. Si tratta di una assoluta novità per un gestore idrico a livello nazionale. E il risultato è davvero straordinario”.
“L’esperienza di Santa Croce Sull’Arno è stata davvero un’avventura – dichiara Mr. Fijodor – Trovarsi da soli, a 30 metri di altezza, a dipingere un’opera a 360° non capita tutti i giorni. È stata una vera scommessa dal punto di vista professionale, ma anche una esperienza umana, sia con gli operai che ogni giorno mi accompagnavano in cima al pensile, sia durante gli incontri con i bambini della scuola. Sono state settimane di contrasti: ho affrontato freddo e vento, ma sono anche stato scaldato dall’umanità che ho incontrato lungo il percorso.”
Il serbatoio. Costruito nel 1976, il serbatoio “Santa Croce 2” ha una capacità di 600 metri cubi e spicca da terra per 34 metri. È alimentato dai depositi di Poggio Adorno e Santa Maria a Monte e serve la zona sud-est di Santa Croce sull’Arno. Nel corso degli anni il deposito ha presentato un significativo degrado del materiale a causa della prolungata esposizione agli agenti atmosferici. È stato quindi inserito nel piano di interventi di manutenzione straordinaria dedicato ai serbatoi, anche allo scopo di adeguarli progressivamente alle normative più recenti in materia antisismica. L’intervento progettato da Ingegnerie Toscane ha riguardato, tra i vari aspetti, la ristrutturazione dello scheletro di sostegno, il risanamento conservativo delle strutture in cemento armato, il rifacimento delle carpenterie metalliche e idrauliche, la realizzazione ex novo delle opere di impermeabilizzazione delle coperture e la messa in sicurezza dei percorsi di accesso. L’investimento complessivo ammonta a 1 milione di euro.