Inizia l’anno scolastico con “la buona scuola”, la riforma in via di attuazione che ha scatenato la protesta della prima campanella in alcune città della Toscana. Sono quasi 7 milioni e 862mila gli alunni italiani che fanno il loro ingresso a scuola in queste ore, confrontandosi con le prime novità previste dalla riforma della scuola voluta dal governo Renzi. Per una parte degli studenti l’anno si preannuncia turbolento fin dall’inizio, proprio quando negli istituti suonerà la prima campanella, i docenti e personale scolastico aderiscono all’assemblea indetta dai sindacati per il 15 settembre, non è il caso di Pisa perché bambini e studenti, rientreranno in classe dopo la pausa estiva, con orario regolare. Il primo giorno di scuola a Pisa non solo lezioni: sportelli di ascolto, attività extrascolastiche, formazione per gli insegnanti, tutto questo è evidenziato nel comunicato dell’Amministrazione Comunale, che spiega che per l’attività messa in atto nella scuola, ormai come consolidata prassi dalla conferenza dei sindaci sull’educativo, che vede i 6 comuni dell’area pisana ( Pisa, San Giuliano Terme, Calci, Vicopisano, Vecchiano e Cascina) impegnati nell’ottimizzazione di ricerca e risposta ai bisogni della scuola. Il programmare e lavorare in un’ottica d’area metropolitana crea progetti e risultati che un singolo comune non potrebbe ottenere, “applicando questa forma di lavoro in un tavolo comune dove cerchiamo di misurare i bisogni attraverso l’osservatorio scolastico, gli sportelli di ascolto ed i nostri rapporti con genitori ed insegnanti” – ha dichiarato la presidente della Conferenza Marilù Chiofalo – Insieme definiamo le priorità programmando ciclicamente gli interventi necessari. Una pratica che dà risultati concreti che i singoli comuni non potrebbero ottenere. Un esempio per tutti : la programmazione sulla richiesta delle sezioni Pegaso alla Regione Toscana ha consentito in questi anni di fornire una risposta adeguata alle famiglie». Una programmazione che vede impegnati stanziamenti annuali per circa 800 mila euro (tra fondi stanziati dai Comuni in proporzione agli abitanti e fondi regionali) per l’attivazione di progetti che vanno dalla formazione degli insegnanti, all’integrazione dell’educazione formale ed alla programmazione delle attività di educazione non formale (ludoteche e campi solari) con attività collegate ed in continuità con i percorsi didattici con particolare riguardo a progetti legati alla tecnologia, alle scienze e alla musica. Capitolo a parte quello dello sportello di ascolto rivolto agli studenti degli istituti comprensivi e superiori , ai loro insegnanti ed ai loro genitori. Oltre 600 sono i ragazzi di ogni età che sono stati coinvolti nelle attività di ascolto, rilevazione dei bisogni e attività di laboratorio. Una attività in crescita che si sta ponendo come luogo di incontro delle esigenze. Sotto analisi le tematiche tipiche dell’adolescenza e della preadolescenza: dai problemi di relazione interna alla famiglia a quelli del gruppo e dell’inclusione scolastica. «Uno strumento fondamentale – ha sottolineato la presidente Chiofalo – per mettere i ragazzi in grado di affrontare la difficile sfida della propria crescita e per porre gli adulti in condizione di fornire un aiuto. Di fronte ai fenomeni del bullismo o delle difficoltà tipiche dell’adolescenza questa risposta sta iniziando a dare i propri frutti».
In alcune realtà del territorio toscano, per il primo giorno di scuola l’assessore regionale all’istruzione e formazione Cristina Grieco porta il saluto della Regione nell’occasione della giornata di avvio dell’anno scolastico 2015-2016, alle ore 8:30 l’inaugurazione a Pontedera in frazione Santa Lucia, della scuola dell’infanzia in via Podere degli Olmi 47a. Poi intorno alle ore 10 una visita a Pisa presso la scuola primaria Don Milani, in via Socci 4, uno degli istituti inseriti nel progetto Scuola senza zaino.
MP. 14 settembre