Pisa, giovedì 11 maggio 2017 – Grido di allarme della consigliera Simonetta Ghezzani (Sinistra Italiana) sulla possibilità, per il prossimo anno scolastico, che venga soppressa la prima classe della scuola Novelli del Cep. “Infatti – così la Ghezzani – è a rischio la formazione della prima nel prossimo anno scolastico 2017/2018, visto che il numero di iscritti, 11, oggi non sarebbe sufficiente alla formazione della prima sulla base della normativa vigente che prevede un minimo di 15 alunni.
Occorre segnalare che siamo in presenza di un generale calo delle iscrizioni dovuto a una contrazione delle nascite, solo in parte colmato dal fenomeno migratorio. Nell’Istituto comprensivo Toniolo, del quale le scuole Novelli fanno parte, tutte le elementari vedono un calo delle iscrizioni, ma non tale da mettere in discussione la formazione delle classi. Tuttavia un quartiere di edilizia residenziale pubblica quale il CEP è prevedibile veda a breve un incremento della popolazione infantile grazie alla assegnazione di case popolari che hanno nella numerosità delle famiglie uno dei fattori utili alla acquisizione di punteggio nelle graduatorie ERP.
Di fronte a questi mutamenti socio demografici già in passato avevano proposto di aprire un percorso partecipato di riflessione sulla riorganizzazione dei plessi scolastici in modo da salvaguardare l’offerta didattica e formativa e in particolare il tempo pieno. Purtroppo la presenza di istituti privati che offrono a pagamento servizi di mensa e doposcuola sta mettendo in crisi le scuole a tempo pieno e condizionando fortemente il panorama scolastico con una pericolosa deriva fatta di segregazione sociale e in alcuni casi anche etnica. Il CEP rischia di perdere l’importante presenza di una scuola a tempo pieno. Le famiglie che hanno iscritto i loro figli alle Novelli, se non viene formata la prima classe, rischiano di non avere alcuna valida alternativa. Contiamo che venga rispettato l’impegno assunto dalla assessora Chiofalo di affrontare il problema. Faccio un appello alla città, alle istituzioni coinvolte a partire dal Provveditorato, di considerare il tempo pieno delle Novelli come una valida offerta didattica da salvare anche se necessario ricorrendo alla deroga alle normative vigenti”.