Pisa, 3 novembre 2021. La Giunta Comunale ha approvato nell’ultima seduta l’istituzione del servizio di doposcuola in via sperimentale presso due scuole primarie, le Oberdan dell’Istituto comprensivo Galilei, che si trovano nel quartiere San Michele a Porta a Piagge e le Lorenzini dell’Istituto Fucini nel quartiere di San Giusto – San Marco. Il servizio che partirà nelle due scuole dal 1 dicembre, con possibilità di iscrivere i bambini a partire dal 15 novembre, prevede l’attivazione della mensa e a seguire, dopo la pausa ricreativa, la possibilità per i bambini di svolgere i compiti con l’ausilio di personale educativo specializzato, offrendo alle famiglie un prolungamento orario da fine scuola fino al pomeriggio. Il servizio sarà attivo 5 giorni su 5 dal lunedì al venerdì con un orario compreso tra le ore 13 e le ore 17, da dicembre a maggio per un numero massimo di 40 utenti. La Direzione Servizi Educativi ha quasi terminato le procedure previste dalla normativa per affidare il servizio in gestione ad un operatore economico, un soggetto del terzo settore altamente qualificato nel settore educativo.
«Sul piano delle politiche educative e scolastiche – dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti – la nostra amministrazione ha lavorato concretamente in questi anni per mettere in pratica misure effettive di sostegno alla famiglia. Ritengo che l’ampliamento dell’orario di apertura in alcuni asili nido e la proposta del servizio di doposcuola nelle due primarie rappresentino una piccola rivoluzione a Pisa: è la prima volta che il pubblico diventa competitivo e il Comune fornisce alle famiglie quelle risposte che attendono da tempo, in termini di qualità dell’offerta formativa e di servizio erogato. Invece di rivolgersi sempre a soggetti privati o ricorrere a soluzioni di semplice custodia dei bambini, le famiglie avranno l’opportunità di scegliere un servizio di qualità in termini educativi, che allo stesso tempo influisce sulla qualità della vita e dell’organizzazione quotidiana delle famiglie, permettendo di conciliare al meglio le esigenze lavorative dei genitori con il percorso educativo e scolastico dei bambini. Sia nel caso del prolungamento orario nei nidi che in quello del doposcuola, si tratta di progetti pilota che partono in via sperimentale, ma il nostro impegno in prospettiva è quello di estenderli anche ad altre strutture educative e scolastiche della nostra città».
“Il nuovo servizio in partenza – spiega l’assessore alle politiche educative e scolastiche Sandra Munno – verrà affidato in gestione ad un soggetto qualificato in ambito educativo, in grado di garantire un servizio inclusivo rivolto anche a bambini con difficoltà di apprendimento e disabilità, selezionato dal Comune tramite un apposito bando di gara. Sono davvero soddisfatta di essere riuscita a realizzare questo servizio che è nato da uno studio delle esigenze del territorio e della realtà esistente, dato che in queste due scuole la precedente amministrazione aveva creato due ludoteche, che non erano però riuscite a soddisfare la domanda delle famiglie di un servizio efficiente e continuativo. In entrambe le scuole abbiamo lavorato in perfetto accordo con la dirigenza scolastica degli istituti, per capire le esigenze effettive delle famiglie, individuare al meglio il tipo di offerta formativa da proporre e fornire un servizio che mancava, con un investimento da parte dell’Amministrazione di circa 146 mila euro, finalizzato ad aiutare davvero, con un servizio strutturato, continuativo e di qualità, i genitori nel processo di conciliazione tra impegni di lavoro e tempi di vita familiare”.
La Giunta Comunale ha approvato, oltre all’istituzione del servizio nelle due scuole, il piano delle tariffe del doposcuola che, essendo assimilabile ad un servizio a domanda individuale, è stato calcolato in modo da assicurare l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento e della connessa gestione del servizio, stabilendo la misura della compartecipazione alla spesa complessiva da parte delle famiglie. Le tariffe mensili del servizio variano a seconda del reddito e sono determinate sulla base delle 6 fasce Isee di appartenenza del nucleo familiare, con una tariffa media calcolata intorno ai 230 euro.