Pisa, giovedì 15 maggio 2020 – Come affrontare la riapertura dei locali nella Fase 2 di emergenza da Coronavirus in sicurezza? Questo il dilemma di molti operatori del settore turistico e della ristorazione che cercano di districarsi tra le indicazioni e i protocolli per la riapertura.
Una possibile soluzione è quella proposta da due giovani professionisti: Nicola Massini, ingegnere e Azzurra Banti, architetto.
“Da amici quali siamo, nonché frequentatori di bar e ristoranti, e di luoghi di incontro in genere, ci siamo “ritrovati” a parlare di tutte le conseguenze che il Covid 19 portera’ su tali settori. – racconta Nicola Massini – Abbiamo sentito parlare di varie ed eventuali soluzioni in plexiglass, sicuramente belle e funzionali, ma magari non alla portata di tutti.
Cosi’, spaziando qua e la’, ci è venuta un’ idea. Perchè non utilizzare un materiale molto più economico quale il legno? E’ vero non è trasparente né colorato,ma sicuramente può essere trasformato, assemblato ed è facilmente reperibile.”
“SEPARE’,MA UNITI consiste in un sistema di pannelli modulari, facilmente collegabili e orientabili, adattabili ad ogni situazione (schermatura/divisione tavoli ristoranti/bar etc..). – spiega Azzurra Banti – Ogni pannello è costituito da una base in legno, su cui, tramite un binario, viene inserito il pannello in questione, alle estremità troviamo dei listelli verticali, anch’essi in legno, che oltre a costituire la struttura portante fanno da fulcro di collegamento con gli altri elementi. Ogni elemento verticale è predisposto ad accogliere tre ganci e tramite un sistema di incastro maschio/femmina i vari elementi possono essere facilmente collegati tra loro.”
“Esistono tre tipi di pannelli: in legno, in plexiglass, in legno+plexiglass. – aggiunge Massini – Il plexiglass, pero’, non deve essere necessariamente presente, ma può essere scelto dal committente, in modo che quest’ ultimo possa avere la soluzione più adatta alle sue esigenze.
SEPARE’, MA UNITI permette di dividere l’ambiente senza un’elevata perdita di spazio e, una volta finita questa emergenza (speriamo presto), può essere riutilizzato come un semplice divisorio interno ed esterno.”
dl.