Nel dibattito che si è tenuto in Consiglio Comunale a Pisa, nel pomeriggio di giovedì 3 marzo, sulla Sesta Porta e sulla nuova caserma dei Vigili Urbani è intervenuto anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi. Di seguito riportiamo una sintesi dell’intervento del Sindaco.
«Questa amministrazione deve porre rimedio ai difetti riconosciuti del nuovo edificio. Lo stiamo facendo; ma i soldi li metterà chi ha realizzato l’opera – ha detto all’inizio del suo intervento in Consiglio il sindaco Filippeschi – fin dall’inizio, io non ero ancora Sindaco, si pensò a una nuova sede per la Polizia Municipale. Ci sono stati due ostacoli che ci hanno messo in difficoltà: il ritardo con cui gli occupanti “temporanei” hanno lasciato gli ex capannoni di via Battisti e il tradimento di INGV che malgrado l’impegno sottoscritto non ha acquistato la parte di Sesta Porta prenotata. Un danno secco di 9 milioni per la nostra città, che ora i giudici stanno sanando. Riguardo la situazione della Polizia Municipale non credo che noi, anche volendolo fare, abbiamo i soldi per realizzare altrove la nuova caserma. Adesso ci vuole un impegno forte per recuperare quei soldi e per migliorare la sede della Polizia Municipale dov’è».
«Sesta Porta è un’operazione da quasi 30 milioni – ha proseguito Filippeschi – frutto di una visione della città che cambia. Recuperare gli edifici ferroviari, mettere insieme treno, bus, auto, bicicletta, mantenere nell’area della Stazione la Polizia Municipale. Si tratta di un’operazione che ha prodotto un buon risultato. Non accettiamo caricature false. Il parcheggio dei ferrovieri avremmo voluto gestirlo noi, ma le Ferrovie, proprietarie di quell’area, hanno deciso per la gestione in proprio. Riconosciamo poi il disagio per i turni particolari dei Vigili Urbani. Sul sottopasso stiamo verificando la possibilità di accessi alternativi. Sul Parco Urbano lungo le mura: se ci fossero stati i 9 milioni di INGV sarebbe già in cantiere. Ma consideriamo come stavano le cose prima della Sesta Porta: i bus parcheggiati lungo le mura, la zona disastrata, la vecchia sede dei Vigili un tugurio, per non parlare dei capannoni dell’Enel. Rivendico l’operazione Sesta Porta ma non sono soddisfatto di come il Governo (non) ha agito, fino ad oggi, nei confronti di INGV, non aiutando a fare giustizia per una città che lo merita».