San Pietro in Palazzi (LI), 10 settembre 2021 – Ieri mattina, presso la sede della Fondazione Maffi Onlus, a San Pietro in Palazzi (Li), si è tenuto il primo congresso provinciale Uneba (Unione Nazionale istituzioni ed iniziative di assistenza sociale). Uneba, attiva dal 1950, ha quasi 1000 enti associati in Italia, e ha operato fino ad ora a livello nazionale e regionale. D’ora in poi intende anche essere più capillare e – dove possibile – attivare comitati provinciali, in grado di interagire con tutti i portatori di interessi del settore nel territorio. Durante la mattinata, alla presenza del presidente regionale Andrea Blandi, è stato pertanto istituito e presentato il Consiglio Direttivo della provincia di Livorno, formato da Franco Falorni, Carlo Alberto Orvietani, Massimo Rapezzi, Antonia Peroni e Anna Chiriconi, che avrà il compito di rappresentare localmente gli enti Uneba nei confronti degli enti pubblici, delle istituzioni e delle autorità religiose. Presidente del consiglio direttivo è Franco Falorni, attuale presidente della Fondazione Maffi; il vicepresidente è Carlo Alberto Orvietani, già vicepresidente nazionale Uneba. Andrea Blandi, che ha portato i saluti del presidente nazionale Franco Massi, ha parlato di Uneba ai giovani della Maffi, concentrandosi sulle sue origini e spiegando cosa abbia portato alla necessità di creare comitati provinciali. A seguire Carlo Alberto Orvietani ha sottolineato le alte finalità dello statuto Uneba: “Concorrere al miglioramento morale e sociale della condizione delle persone e delle famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà in relazione a stati fisici, psichici, sociali ed economici”; precisando che – ha proseguito Orvietani – “l’adesione dei soci è subordinata alla coerenza di attività, programmi e finalità con i principi della costituzione italiana e con i principi etici e morali della chiesa cattolica”, e che “la fragilità, per Uneba, non avrà mai la declinazione di una categoria sociale ma sempre il volto di una persona.” Il presidente Franco Falorni, portando i saluti dell’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto, ha ribadito che per promuovere sostenibilità sociale e sostenibilità della prossimità si debba partire dalla sostenibilità economica. La sua prima richiesta sarà pertanto quella di costruire tariffe basate su “algoritmi qualitativi e non solo quantitativi”.