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- Ippodromo San Rossore evento ippico internazione
- Meydan Nations Cup 120 km per junior e young riders
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La San Rossore Endurance CUP a cura di Italia Endurance, vedrà sfidarsi cavalieri di tutto il mondo, tra cui lo sceicco di Dubai campione del mondo in carica. Le gare di endurance equestre si svolgono su tracciati ricavati prevalentemente in campagna e mettono alla prova non tanto le doti specifiche del cavallo o l’abilità tecnica del cavaliere, quanto le capacità di entrambi di distribuire le forze. L’Ippodromo San Rossore è una location che ha già ospitato negli anni passati importanti competizioni equestri, su un tracciato appositamente studiato, che sarà sicuramente scena di notevoli risultati a livello sportivo. Per l’occasione è stato impiantato il Villaggio Internazionale, che fungerà da punto di partenza e di arrivo e quindi sede dei controlli veterinari. In programma sabato 22 Agosto, ci saranno le categorie internazionali CEI 3* 160 km, CEI 2* 120 km e CEIYJ 2* 120 km, domenica 23 Agosto invece avrà il via la categoria internazionale CEI 1* 84 km oltre alle gare regionali CEN B 84 km, CEN A 56 km e Debuttanti 28 km. Infatti la maggior parte delle gare viene disputata sui 120 chilometri, distanza più spettacolare e che tiene ulteriormente conto del dogma della salvaguardia della salute dei cavalli e della loro integrità, scegliendo l’andatura più adatta al terreno e la velocità conforme all’allenamento e alla condizione fisica del cavallo. Prima del via, viene effettuata una visita preliminare per verificare l’idoneità del cavallo; ogni 30-35 chilometri vengono allestiti i cosiddetti “cancelli veterinaric he sono degli stop obbligatori nel corso dei quali una commissione veterinaria visita il cavallo per stabilire se è in grado di riprendere la corsa. Questo avviene anche dopo l’arrivo finale quando tutti i soggetti vengono nuovamente esaminati: vengono omologati soltanto i risultati dei cavalli che rientrano in parametri fisiologici e sanitari prestabiliti come per esempio la frequenza cardiaca che non deve superare i 64 battiti al minuto. All’arrivo di ognuna delle parti in cui si divide una gara il cavaliere ha l’obbligo di presentare il cavallo al controllo veterinario. Dal momento in cui il cavallo una volta recuperato lo sforzo e riacquisito i parametri fisiologici soprattutto cardiaci varca l’ingresso del cancello veterinario il tempo di gara viene bloccato e scatta un periodo di sosta obbligatoria per consentire all’animale un ulteriore recupero. E’ evidente dunque che anche al cancello veterinario può verificarsi un sorpasso: asta che un cavallo giunto successivamente recuperi prima di un altro e venga presentato in visita prima; a quel punto sarà lui a parità di tempo di sosta obbligatoria ripartire prima di quello che lo aveva preceduto. Questo genere di approccio e di ragionamento determina la “madre di tutte le leggi” dell’endurance: tagliare per primi il traguardo non vuol dire aver vinto. Concludere la gara ai primi posti è naturalmente importante ma ciò che conta sono le condizioni del cavallo.
Se un cavallo taglia per primo il traguardo ma non viene giudicato idoneo verrà eliminato e privato del successo. La tutela e la salvaguardia del cavallo è l’unico ed esclusivo punto di partenza per chiunque voglia cimentarsi in una gara di endurance tant’è che il riconoscimento più ambito oltre alla vittoria è quello del premio “Best Condition” un titolo che viene assegnato al soggetto che fra quelli che hanno concluso la prova nelle prime posizioni risulta essere nelle condizioni fisiche migliori.
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MP. 20 agosto
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