Ponsacco (Pisa) – Si chiama “TEDDY ART – Proteggiamo l’Orso” ed è la rivoluzione grafica che sta coinvolgendo il centro storico di Ponsacco. Un restyling cominciato nei mesi scorsi, grazie alla regia dell’Architetto Bartalini, con l’installazione dell’Orso dei Sogni, opera artistica del ponsacchino Marco Lombardi, che accoglie chi arriva a Ponsacco dal ponte sul fiume Cascina, e poi l’intervento del pittore Simone Cioni che ha trasformato la facciata di palazzo Valli, facendola diventare la propria tela. Ed infine “Il gatto” nell’arco in via Palestro, opera di Grazia Salvini
dell’Università della Terza età. E ancora i paralumi gialli e neri e le
piante ai lati delle attività commerciali.
Adesso è il turno delle saracinesche chiuse che diventano pagine
bianche per nuovi messaggi artistici.
«Un progetto che stiamo portando avanti da tempo – dichiara la sindaca
Francesca Brogi – un lavoro di squadra che ha visto la collaborazione
attiva di molti artisti locali. A loro va il mio primo ringraziamento
per aver messo la loro creatività e professionalità a disposizione della
comunità ponsacchina. Siamo convinti che vivere in una città bella, dove
ogni angolo regala una piccola grande opera artistica, possa contribuire
allo sviluppo stesso della sua economia».
Il bello come strumento, come messaggio universale per vincere le
difficoltà. Sei sono le opere apparse in queste settimane sulle
saracinesche: Circus dell’artista Skim, Il CacciatOrso di Freddy Pills,
Tagga l’orso di Daniele Mariti, RispettOrso di Fabio Leonardi, Winnie
the Po(oh)nsacco di Muz e Un meritato riposino al chiar di luna di
Forma.
«TEDDY ART – Proteggiamo l’Orso – ha detto l’architetto Alberto
Bartalini – va ad inserirsi in un processo di riqualificazione estetica
e decoro urbano, promosso e perseguito negli ultimi anni dal Comune di
Ponsacco, con l’obiettivo di trasformare gli spazi urbani in luoghi di
bellezza e fruizione artistica. Gli Artisti che hanno partecipato si
sono ispirati al tema dell’Orso, simbolo ponsacchino per eccellenza».
Ogni artista si è ispirato alla storia dell’orso ponsacchino, una
figura quasi mitologica, della tradizione, della storia. Un simbolo da
difendere e riscoprire, anche attraverso l’arte.
«Ho coinvolto in questo progetto – ha detto il curatore Filippo Lotti –
sei giovani artisti toscani; giovani sia per anagrafe, sia per vivacità
espressiva, che si esprimono – quasi tutti – attraverso la Spray Art.
Una freschezza di immagini capace di impreziosire artisticamente questa
cittadina con un’icona, l’orso, ormai divenuta celebre dal noto
accadimento storico e qui interpretata attraverso la visione, ora
ironica, ora dissacrante, fino a rilevare un aspetto umano riacutizzato
da fatti di cronaca recente».