L’Università di Pisa aderisce alla campagna per la ricostruzione delle cucine del ristorante del Bagno Big Fish, attraverso la cessione di proprie attrezzature professionali che si trovavano nei locali dell’ex INFN di San Piero a Grado. Il sostegno concreto che l’Ateneo ha voluto dimostrare all’Associazione “L’Alba”, dopo che lo scorso gennaio le cucine dello stabilimento balneare erano state depredate da ignoti malviventi, è stato illustrato nel corso di una conferenza alla quale hanno partecipato il rettore Paolo Mancarella, il direttore generale, Riccardo Grasso, il dirigente dell’Economato, Federico Massantini, e la presidente dell’associazione, Diana Gallo. Con loro sono intervenuti il sindaco Marco Filippeschi e il direttore della sezione dell’INFN di Pisa, Marco Grassi. Nella stessa occasione, sono state presentate analoghe donazioni effettuate alla stessa associazione dal Comune di San Giuliano Terme, rappresentato dal sindaco Sergio Di Maio.
Fino a poco tempo fa, le attrezzature per cucina professionale facevano parte della mensa utilizzata dall’INFN in via Livornese, a San Piero a Grado, i cui locali sono di proprietà dell’Ateneo. Una volta dismessa la sede, l’INFN ha ceduto gratuitamente all’Università i beni mobili che erano in loco, tra i quali diverse attrezzature collegate alla mensa, non ritenute necessarie per le attività istituzionali dell’Ateneo. Tali materiali, che comprendono grandi elettrodomestici, banconi da lavoro e altri macchinari, sono stati messi a disposizione e poi consegnati all’associazione “L’Alba” – grazie al lavoro coordinato dai referenti universitari, i dottori Federico Massantini e Massimiliano Tramati – per la ricostruzione del ristorante del Big Fish.
“L’Università di Pisa – ha commentato il rettore Paolo Mancarella – vuole caratterizzarsi sempre più per l’attenzione e l’impegno concreto sui temi sociali, valorizzando le collaborazioni con le istituzioni, le associazioni e le diverse realtà presenti sul territorio. Dopo aver letto del furto subito dal Bagno Big Fish, con il direttore generale, dottor Grasso, ci siamo subito proposti di rispondere positivamente alla richiesta di aiuto lanciata dall’Associazione ‘L’Alba’, mettendo a loro disposizione l’attrezzatura che abbiamo ricevuto dall’INFN e che non è indispensabile per lo svolgimento delle attività istituzionali dell’Ateneo. Ringrazio il personale che si è adoperato per rendere concreta questa volontà e ricordo con piacere che il Bagno del Big Fish rappresenta il primo esempio a livello nazionale di reinserimento sociale e lavorativo di persone con disagio mentale”.
“Sono a porgere il mio sentito ringraziamento e riconoscenza come presidente e quella di tutti i soci dell’Associazione ‘L’Alba’ – ha detto la dottoressa Diana Gallo – all’Università di Pisa, ai collaboratori che hanno favorito questo sostegno e alle altre Istituzioni e privati cittadini che ci hanno donato attrezzature e denari per ripartire nella stagione 2017 dello stabilimento balneare dopo il terribile furto del gennaio scorso. Il Big Fish è uno dei servizi d’inserimento sociale e lavorativo di pazienti psichiatrici della nostra associazione, grande esempio di turismo sociale, welfare sostenibile e generativo, virtuoso connubio di rete e collaborazione pubblico/privato. Si tratta di un fiore all’occhiello che fa scuola in tutta Italia, permettendo la realizzazione concreta di pratiche innovative in salute mentale, disabilità e sociale, in cui il supporto tra pari diviene metodica principe di un approccio che va dalla formazione all’inclusione socio/lavorativa e all’abitare supportato. La riapertura della nostra cucina e la solidarietà, il sostegno da parte di privati cittadini e di Istituzioni a questa esperienza, il calore umano e l’aiuto concreto sono stati la misura di un territorio sensibile e attento, che vuole che realtà come la nostra siano le pratiche da diffondere a sistema. Grazie a tutti, con commozione vi aspettiamo al Big Fish”.
“Un’ottima iniziativa dell’Università – ha aggiunto il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi – Una bella notizia per Pisa e per l’associazione L’Alba che in questi anni è diventata modello a livello nazionale per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone con disagio mentale. Si ripara un torto subito, quello del furto allo stabilimento balneare Big Fish, e si rilanciano le tante attività sociali che caratterizzeranno la stagione estiva. La città e le istituzioni pisane continuano a sostenere e promuovere questo progetto”.
“Dopo aver avuto modo di apprezzare direttamente negli anni passati l’attività dell’Associazione L’Alba – ha concluso il sindaco di San Giuliano terme, Sergio Di Maio – abbiamo voluto dare una risposta positiva alle loro necessità, dopo il furto subito. È importante sottolineare il valore della collaborazione tra istituzioni, che permette di restituire il sorriso ai ragazzi e alle persone coinvolte nel progetto legato alla stabilimento Big Fish”.