Taglia quest’oggi il traguardo dei suoi “splendidi” 82 anni, essendo nato a Roccamonfina (Ce) il 3 marzo 1934, Aquilino, ma per tutti “Lino”, De Petrillo, per quattro stagioni leader della difesa nerazzurra negli anni del ritorno in C dopo la disonorevole caduta tra i dilettanti a fine anni ’50 ….
di Giovanni Manenti
Dopo aver militato in IV Serie con il San Vito Benevento, De Petrillo si trasferisce in Toscana nell’estate ’58 per vestire la casacca amaranto del Livorno, ricoprendo il ruolo di terzino a fianco di un “certo” Armando Picchi, essendo la maglia di libero appannaggio di Costanzo Balleri …
L’anno seguente, con la cessione di Picchi e Balleri alla Spal, De Petrillo ritiene di potersi ritagliare uno spazio maggiore, vedendo viceversa limitate a sole 4 gare le sue apparizioni da titolare, anche complice un infortunio che ne condiziona il rendimento, tanto da non essere confermato a fine Campionato …
Ma non sono certo queste le cose che possono fermare un combattente nato come De Petrillo che, difatti, si sposta di venti chilometri per firmare con il Pisa, con cui, recuperata la piena condizione fisica, esordisce il 5 febbraio ’61, alla prima giornata di ritorno, nella sconfitta interna per 0-1 contro la Tevere Roma, non saltando più una sola gara sino a fine Campionato e mettendo a segno la sua prima rete in maglia nerazzurra il 9 aprile ’61, trasformando a 3’ dal termine un calcio di rigore che serve solo a rendere meno amara la sconfitta per 4-2 sul campo dell’Arezzo ….
Quelle 17 partite consecutive servono a De Petrillo per ritrovare fiducia nei suoi mezzi e, l’anno seguente, non salta neppure un incontro in una stagione che vede il Pisa – che può schierare anche Balestri, Vanini, Bettini e Bui – contendere sino alla fine la Promozione in B al Cagliari ed in cui trasforma altri due calci di rigore, che stavolta valgono una vittoria ad Empoli ed un pareggio con il Siena ….
Nei suoi due ultimi anni alla guida della difesa nerazzurra, il Pisa si ritrova ancora a lottare per la Promozione nella Stagione 1963.64, in cui De Petrillo trasforma il suo quarto penalty, decisivo nel successo per 1-0 nel derby contro la Lucchese, dovendo però arrendersi alla supremazia del Livorno, impresa che riuscirà ad emulare l’anno seguente quando De Petrillo ha però già abbandonato l’attività agonistica, venendo sostituito nel ruolo di “libero” da Castellani, proveniente dal Cesena …
Chiusa una parentesi – quella agonistica – De Petrillo ne apre immediatamente un’altra, quella da Tecnico, per la quale ottiene maggiore visibilità rispetto ai tempi del calcio giocato, facendosi apprezzare in molte Società del Sud (non facili da gestire, dato l’ambiente passionale ed umorale di certe piazze …), con cui conquista due Promozioni – con il Potenza dalla D alla Serie C nel ’75 vincendo lo spareggio con la Juve Stabia e con il Catania approdando in Serie B nel 1979.80, anno successivo alla salita tra i Cadetti del Pisa proprio a scapito degli etnei – e numerosi tranquille salvezze, con l’ultima gioia derivante dall’aver guidato, nel ’90, anche l’Enna al ritorno tra i Professionisti ….
A Lino, che nonostante il peregrinare nel Meridione non ha mai abbandonato la nostra e diventata “sua” città d’adozione e che ha avuto anche il merito di regalare al calcio un tecnico serio e preparato quale il figlio Alessio, attualmente alla guida del Prato, vadano pertanto i nostri più Sinceri ed Affettuosi Auguri di Buon Compleanno, ai quali siamo sicuri non mancheranno di unirsi quelli di tutti gli sportivi nerazzurri che sempre lo hanno stimato ed apprezzato, sia come atleta che in veste di Allenatore ….
(foto tratte da www.tuttonocerina.com)