Taglia quest’oggi il traguardo degli 84 anni, essendo nato a Belo Horizonte, in Brasile, il 28 febbraio 1932, Luis Vinicius De Menezes, ma per tutti “VINICIO”, Tecnico alla guida del Pisa nella prima “storica” Stagione in Serie A nell’Era Anconetani.
di Giovanni Manenti
Centravanti di indiscusso valore, cresciuto nel Botafogo a fianco di un “certo” Garrincha, sbarca in Italia nell’estate ’55 per entusiasmare, nel corso di cinque stagioni trascorse all’ombra del Vesuvio, gli appassionati tifosi partenopei che, per le sue caratteristiche di potenza e coraggio in area di rigore, coniano per lui l’appellativo, appunto, di O’Lione, soprannome perfetto per uno che, a 34 anni suonati, riesce a conquistare il titolo di Capocannoniere nel Campionato italiano con la ragguardevole quota di 25 reti realizzate in una “provinciale” come il Lanerossi Vicenza …..
Terminata l’attività agonistica con qualcosa some 155 reti realizzate in Serie A, Vinicio intraprende l’esperienza da Tecnico, ottenendo i suoi migliori risultati proprio nel triennio del suo ritorno a Napoli, quando con gli azzurri sfiora quello che, all’epoca, sarebbe stato il primo “storico” Scudetto, giungendo terzo nel 1973.74 e secondo l’anno seguente, a soli due punti di distacco dalla Juventus Campione d’Italia …
E quando, nell’estate ’82, il Presidente Anconetani deve individuare l’Allenatore giusto per guidare la formazione nerazzurra nella sua prima esperienza di A sotto la sua gestione, la scelta ricade sul Tecnico brasiliano che, nei due anni precedenti, aveva maturato analoga esperienza sulla panchina dell’Avellino, condotto a due comode salvezze, con due straordinari piazzamenti (decimo ed ottavo posto …) per una provinciale da poco apparsa nell’elite del calcio nazionale ….
E che Vinicio sia stata la mossa più azzeccata lo si capisce sin dalle prime giornate, in cui il Pisa resta imbattuto per cinque turni, superando tra le mura amiche prima il Napoli per 2-0 con doppietta di Casale e poi regolando per 3-2 l’altra neopromossa Sampdoria che, nei primi tre turni, aveva messo sotto Juventus, Inter e Roma ….
Dopo una flessione verso la fine del girone di andata, le vittorie interne negli scontri diretti contro Cesena ed Ascoli e, soprattutto, i successi sui campi di San Siro contro l’Inter (il Milan era, per la seconda volta, in Serie B …), Catanzaro e Torino sui “granata” alla penultima giornata, davano ai nerazzurri la matematica certezza della salvezza con un turno di anticipo, raggiungendo l’undicesimo posto nella Classifica Finale, a tutt’oggi il miglior piazzamento mai raggiunto dal Pisa nei Campionati a Girone Unico ….
Purtroppo, l’esperienza di Vinicio in riva all’Arno ha una spiacevole conclusione, quando l’anno seguente viene richiamato in fretta e furia dopo che i nerazzurri, sotto la guida del nuovo tecnico Pace, hanno raggranellato solo un punto e segnato una sola rete nelle prime cinque giornate …..
Vinicio, da Tecnico esperto quale egli è, si mette al lavoro con pazienza e, verificate le difficoltà di ambientamento al nostro Campionato del centravanti olandese Kieft, punta sull’equilibrio della formazione e sulla solidità difensiva, tanto che, nelle restanti 10 giornate del Girone ascendente il Pisa subisce una sola sconfitta (in casa con l’Ascoli di Mazzone …) ed all’ultima di andata, dopo 8 pareggi con il nuovo tecnico, assapora la prima vittoria stagionale espugnando il terreno dell’Olimpico contro la Lazio grazie ad una rete di testa di Vianello …
Dopo aver chiuso l’andata al quint’ultimo posto in classifica ed aver iniziato in maniera sufficientemente positiva il ritorno con i pareggi con Roma e Genoa e la prima vittoria casalinga per 2-0 sul Catania, che portano il Pisa ad aver cinque squadre alle proprie spalle (in pratica, “confermando”, sia pur a 10 giornate dal termine, l’undicesimo posto del Campionato precedente …), il “patatrac” arriva alla vigilia del derby interno con la Fiorentina, quando Vinicio abbandona la squadra al termine di un violento alterco con Anconetani, che gli rimprovera di aver fatto partire il pullman per il ritiro pre-partita di Pescia senza attenderlo, per quello che indubbiamente resta il più grande errore commesso dal “vulcanico” Romeo nei suoi 16 anni di permanenza alla guida del Club di via Risorgimento, in quanto, con il ritorno di Pace in panchina, i nerazzurri non riusciranno ad evitare la retrocessione in B, la prima da quando Anconetani aveva preso in mano le redini della Società nell’estate 1978 …..