Riceviamo e pubblichiamo un comunicato un comunicato di
Diritti in Comune: Una Città in Comune – Rifondazione Comunista Pisa.
“Pisa vive come tutta l’Italia una crisi democratica, sociale, economica, ambientale e climatica inedita. La coalizione “Diritti in Comune”, nata da movimenti, associazioni e forze politiche, lavora da 10 anni dentro e fuori il Consiglio comunale seguendo la stella polare della Costituzione, nata dalla Resistenza antifascista, che detta i principi e indica gli strumenti adatti non solo a contrastare questa crisi ma anche a sviluppare un’alternativa alle politiche che l’hanno generata.
Oggi, nella nostra città, per andare in questa direzione è necessario battere il sindaco Conti e l’alleanza di destra che lo sostiene.
Siamo fermamente convinte e convinti che per riuscirci serva una Politica utile, per difendere e riconoscere i diritti di tutte e tutti, a partire da chi è invisibile e ai margini della società e ha rinunciato anche al diritto di voto. Al contrario, pensiamo che il richiamo al “voto utile” non solo non serva, ma paradossalmente contribuisca ancor di più ad allontanare dal voto l’elettorato, e in particolare proprio le fasce sociali che più vengono più colpite dalla crisi.
Al contempo, riteniamo necessario disvelare i grandi interessi dei pochi che si sono arricchiti a danno della città negli ultimi decenni.
È trascorso ormai un anno da quando accogliemmo Mimmo Lucano alla Leopolda: da lì lanciammo la proposta di una “coalizione della Costituzione”, fondata su alcuni punti fondamentali: pace e smilitarizzazione, giustizia climatica e ambientale, giustizia sociale e partecipazione, diritti. Si tratta dei cardini su cui lavorare per garantire un futuro a chi vive, lavora e studia nella nostra città, alle tante cittadinanze di Pisa, uscendo dall’emergenza.
Se si ha questo in mente è necessario essere molto chiari e netti su alcuni temi: chi vuole la pace non può volere una base militare, né a Coltano né altrove; chi pensa che si debba tutelare il suolo, risorsa fondamentale e non rinnovabile, e contrastare il cambiamento climatico, non può accettare la realizzazione delle grandi opere, dalla Tangenziale Nord-Est alla nuova pista di Peretola. Le risorse che si spendono per questi progetti, creando danni irreparabili, devono essere usate per le priorità sociali e ambientali del nostro territorio recuperando suolo libero, investendo sulle aree verdi, sulla cultura, sulle scuole e sui servizi pubblici e sociali, operando per il risparmio energetico, le energie rinnovabili, un’economia sostenibile ambientalmente e socialmente.
In quest’ottica, per noi è evidente che si devono cancellare le nuove cementificazioni approvate in maniera trasversale dal centrodestra di Pisa e dal centrosinistra di Cascina col Piano strutturale, così come vanno eliminate altre operazioni puramente speculative, siano le nuove residenze al porto di Marina o la Cittadella aeroportuale.
A partire dal rispetto del referendum dell’acqua, chiediamo la ripubblicizzazione dei servizi: altro che privatizzazioni e multiutility!
Vogliamo dare risposte a chi è colpito dalla crisi pandemica e dalla guerra: è prioritario rispondere all’emergenza abitativa attraverso una strategia non emergenziale. Sono fondamentali la lotta alle povertà e la giustizia fiscale a partire da una tassazione progressiva e dalla battaglia all’evasione e all’elusione.
Anche sul sistema degli appalti e sui diritti del lavoro pensiamo che sia ineludibile un profondo cambiamento: per la trasparenza, contro l’illegalità ma anche per la tutela di chi lavora, che a parità di mansioni deve avere parità di salario e di diritti.
Infine, la Politica utile è tale anche nei metodi: dimensione pubblica, discussione aperta, partecipazione e trasparenza nella tutela degli interessi pubblici sono un’alternativa netta alle modalità di amministrare la città che abbiamo visto negli ultimi vent’anni.
Tutti i punti che abbiamo elencato indicano la necessità di adottare un percorso e delle politiche nettamente alternativi a quelli portati avanti dal centrosinistra e dal centrodestra in questi anni a livello locale, regionale e nazionale; su di essi pensiamo che si possa fondare una proposta politica di sinistra per amministrare Pisa dal 2023 rendendola giusta, accogliente, inclusiva, sana, sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici.
Ecco perché proponiamo un confronto pubblico con le associazioni, i movimenti, le tante cittadine e cittadini che ogni giorno lavorano, vivono, studiano nella nostra città, con le forze politiche a sinistra del PD e con il Movimento 5 Stelle.
Lo scopo è costruire un progetto concreto e chiaro di futuro per Pisa, entrando nel merito delle questioni e a partire dai punti che abbiamo proposto.”