La crisi che sta attraversando la democrazia, in particolare quella rappresentativa, ci pone di fronte a delle riflessioni non più rimandabili e all’elaborazione di sistemi efficaci di rappresentanza e coinvolgimento partecipativo. Una questione che attraversa tutta l’Europa e colpisce in particolare anche il nostro Paese e che pone una domanda principale su cosa è necessario: un ideale politico, un modello teorico di democrazia, o soltanto un insieme di nuove forme e strumenti di partecipazione? Da qui partono le riflessioni nel libro “Un’idea deliberativa della democrazia. Genealogia e principi” del politologo Antonio Floridia. Ne parleranno con l’autore, lunedì 19 giugno alle ore 21 presso la sala incontri Alexander Langer (piazza Clari, 1 angolo via S. Martino 82), Nadia Urbinati, titolare della cattedra di Scienze politiche della Columbia University di New York, Saulle Panizza, Ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università di Pisa e il deputato di Articolo Uno-Mdp Paolo Fontanelli. Il libro propone una ricostruzione delle origini e dello sviluppo dell’idea di democrazia deliberativa. Oggi la democrazia deliberativa si è ormai affermata come una delle correnti fondamentali del pensiero democratico contemporaneo, in grado di proporsi come un’alternativa convincente alle distorsioni plebiscitarie e tecnocratiche cui è esposta la democrazia rappresentativa, ma anche alle ricorrenti illusioni di ritorno alla democrazia diretta. L’evento è organizzato in collaborazione con la Libreria Ghibellina.
“Un’idea deliberativa della democrazia”, ne parlano Urbinati, Panizza e Fontanelli
