Giro di vite alla ludopatia in tutti i Comuni della Valdera. Il Consiglio dell’Unione ha infatti approvato il nuovo regolamento per l’esercizio del gioco lecito andando ad aggiungere, nel rispetto della normativa nazionale e regionale, ulteriori luoghi sensibili da cui sarà necessario per le nuove aperture o per trasferimenti di attività legate al gioco, mantenere una distanza non inferiore ai 500 metri.
In questa lunga lista rientrano sportelli postali, agenzie di prestiti, associazioni e centri socio-culturali, oratori, baby-parking, biblioteche, musei, giardini pubblici, strutture turistico-ricettive, stazioni e fermate ferroviarie, terminal di autobus, ospedali, ambulatori medici, centri di recupero psichico e motorio ed altri ancora.
“L’intento della Giunta – spiega il Sindaco delegato al SUAP e attività produttive , Dario Carmassi (nella foto) – è stato quello di dare un chiaro segnale di lotta al fenomeno della ludopatia. Chi gioca d’azzardo, pur con macchine lecite e in strutture perfettamente legittime e talvolta anche molto belle, espone sé stesso e la propria famiglia ad un grave rischio: perdere ingenti cifre, entrare in uno stato di dipendenza dal gioco e mettere a repentaglio sia la propria salute, sia la propria dignità. Abbiamo deciso di combattere tutto questo con un regolamento che renda difficili le nuove aperture e che limiti il funzionamento delle attuali. Con gli strumenti a nostra disposizione, ci siamo quindi pronunciati a favore della dignità delle persone. Contiamo di essere solo la testa di ponte – conclude il Sindaco di Bientina – di un percorso che le amministrazioni pubbliche potrebbero fare: dismettere l’ipocrisia e contrastare la ludopatia, una malattia sociale ormai riconosciuta che “brucia” in Italia circa 100 miliardi di euro all’anno.”
Il regolamento in effetti individua anche aree specifiche dove non sarà possibile aprire o trasferire attività di gioco lecito, vale a dire nei Centri Commerciali Naturali definiti dalle Amministrazioni Comunali, in edifici che ospitano unità immobiliari destinate a civile abitazione e in tutte le zone territoriali omogenee “A”.
Limitazioni che valgono per l’apertura di centri di scommesse e di nuovi spazi per il gioco con vincite in denaro e per il trasferimento di sede o l’ampliamento degli spazi espressamente dedicati alle slot o a macchine simili, qualora si intenda incrementare il numero degli apparecchi da gioco.
Un regolamento che limita quindi fortemente certe attività in luoghi sensibili e nei centri urbani dei Comuni e che intende contrastare in maniera radicale il fenomeno della ludopatia che purtroppo interessa sempre più persone in Italia.
Disposizioni che hanno riscosso il consenso della maggioranza del Consiglio dell’Unione e anche della consigliera Marianna Bosco della lista “Svolta per il bene Comune”. Si sono espressi con un’astensione invece i consiglieri di Valdera Civica.
Il regolamento non è stato dunque approvato all’unanimità anche se contiene molte norme di buon senso, come quella della fascia di apertura oraria a tutela delle fasce più deboli della popolazione.
Nel regolamento sono previste anche sanzioni elevate per chi non rispetta le disposizioni.