È stato assegnato al professor Emo Chiellini, già ordinario di Fondamenti chimici delle tecnologie dell’Università di Pisa ora in pensione, il Premio Natta 2018 per il fondamentale contributo dato allo sviluppo della scienza e tecnologia dei materiali polimerici, polimeri biodegradabili e per le numerose applicazioni in altri settori (biomedici, farmaceutico e ambientale) scaturite dalle sue ricerche. Il riconoscimento è stato consegnato sabato 13 ottobre, in una cerimonia che si è tenuta al Palazzo Roverella di Ferrara. Supportato da LyondellBasell, il Premio “Giulio Natta” per la Chimica viene assegnato ogni anno a un ricercatore senior affermato che con la sua attività scientifica si sia distinto e abbia contribuito positivamente a migliorare la qualità della vita e lasciato un segno tangibile nella nostra civiltà. Il premiato viene selezionato a livello internazionale da una giuria scientifica, composta da affermati ricercatori del settore.
Emo Chiellini, laureato in Chimica nel 1963 all’Università di Pisa nell’ambito del gruppo di ricerca del professor Piero Pino, uno dei principali collaboratori del professor Giulio Natta, ha svolto la sua carriera accademica al dipartimento di Chimica e chimica industriale dell’Università di Pisa e in università europee ed extracomunitarie quali University of Liverpool (UK), Moscow State University (Russia),University of Massachusetts ad Amherst (USA), University of Sao Paulo a San Paolo & Campinas (Brazil), University of Nagasaki (Japan) e University of Mogadiscio (Somalia).
Nel 1980 è stato nominato professore ordinario di Fondamenti chimici delle tecnologie alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa, dove ha insegnato fino al 2010 tenendo corsi di Insegnamento in Chimica generale, Chimica organica e Scienza e tecnologia dei materiali. La passione per la ricerca fondamentale e applicata alla risoluzione dei problemi industriali e ambientali, ha portato il professor Chiellini a sviluppare ricerche innovative nel campo dei polimeri biodegradabili e a studiare le loro applicazioni tecnologiche nella creazione di nuovi materiali da impiegare in ambito biomedico e ambientale.
La passione e l’entusiasmo per la ricerca non è stata però disgiunta dalla capacità di trasferire i risultati scientifici in attività accademiche e industriali. È stato fondatore e presidente del corso di dottorato in Biomateriali della scuola di dottorato in Scienze biologiche e molecolari “BIOS” dell’Università di Pisa. È stato fondatore e direttore del laboratorio interdisciplinare sui materiali polimerici bioattivi per applicazioni biomediche e ambientali presso il quale hanno operato ricercatori con competenze nella scienza e tecnologia dei materiali, chimica organica, ingegneria chimica, scienza dei materiali, tecnologie farmaceutiche, microbiologia e chimica ambientale. È stato tra i promotori della fondazione e membro del Consiglio scientifico del “Consorzio Interuniversitario Nazionale di Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM)”. È stato ed è tuttora, nella sua posizione di presidente della Startup LMPE srl (www.lmpe.eu) spin-off del Consorzio INSTM, responsabile di numerosi contratti di ricerca finanziati da industrie dalla Comunità Europea e dalla Regione Toscana.
È autore di più di 500 pubblicazioni, titolare di 35 brevetti. Ha presentato più di 300 conferenze a invito in istituzioni scientifiche e industrie. È editore/co-editore di 20 libri ed è stato membro dell’Editorial Board di diverse riviste scientifiche internazionali nel campo dei polimeri. È stato organizzatore di numerosi meeting incluso il World Conferences on “Liquid Crystals” (1992), il “Biodegradable Polymers & Plastics” (2002), la Gordon Research Conference (GRC) “On Biodegradable Polymers”(1997) e di due Simposi della Società Chimica Americana(ACS) su “Polimeri Bioattivi”(2000) e “ Relazione Proprietà/Struttura in Polisaccaridi”(2007).
Particolarmente degna di nota è stata la sua partecipazione, dal 1996 al 2008, al gruppo dell’United Nations Industrial Development Organization (UNIDO), impegnato nel programma relativo allo “Sviluppo sostenibile nei paesi in via di sviluppo e paesi in transizione” focalizzato principalmente su materiali polimerici e relativi manufatti plastici ecocompatibili.
Nelle foto: il professor Emo Chiellini (a sinistra) con Antonio Mazzucco, direttore del Centro Ricerche Giulio Natta di Ferrara.