Pisa, 10 luglio 2020 – L’Università di Pisa torna ad accogliere i suoi studenti, mettendo a disposizione quattro aree studio all’aria aperta adiacenti a quelle “tradizionali”, attualmente chiuse a causa dell’emergenza Covid-19. Complessivamente i posti a disposizione saranno 240, accessibili dalla mattina alla sera su prenotazione, in modo da garantire il rispetto delle norme di distanziamento sociale e la sicurezza dei frequentatori.
Le prime 100 postazioni, allestite nel giardino della Sala Studio Pacinotti, in via Buonarroti, saranno a disposizione già dalla prossima settimana. Mentre si dovrà ancora attendere un po’ per quelle previste nei giardini del Palazzo Carità-Salesiani (15 tavoli, 60 posti), della sede pisana del dipartimento di Scienze veterinarie con ingresso da via Agnelli (10 tavoli, 40 posti) e del dipartimento di Chimica e Chimica industriale, dove ci sarà spazio anche nei chiostri interni (10 tavoli, 40 sedie).
«Credo che l’apertura di questi spazi rappresenti un passo importante verso quella normalità fatta di studio, socialità e confronto che rende tanto preziosa l’esperienza universitaria qui a Pisa – ha commentato il rettore Paolo Mancarella – Partiamo con il giardino della sala Pacinotti, ma a breve saranno disponibili anche tutte le altre aree all’aperto. Stiamo solo attendendo che arrivino gli arredi esterni che l’Ateneo ha già acquistato per aumentare la capienza e la comodità di questi luoghi. Allo stesso tempo – conclude il rettore – è in fase di avvio il potenziamento della copertura WiFi di questi spazi per consentire una migliore fruibilità e una migliore interazione digitale dei nostri studenti con il mondo esterno».
Le quattro nuove aree dedicate allo studio, attrezzate con tavoli, sedie, ombrelloni e servizi igienici, saranno aperte dalle 9 alle 19.30 e vi si potrà accedere prenotandosi tramite il servizio online già disponibile alla pagina agende.unipi.it e su cui, a breve, saranno attivate le agende di prenotazione per queste aree. Per questo motivo gli ingressi saranno vigilati dal servizio di portierato dell’Ateneo che controllerà l’effettiva prenotazione e segnalerà le eventuali situazioni di abuso o di mancato rispetto delle norme anti-contagio.