Pisa, giovedì 9 febbraio 2017 – Presentata, questa mattina, dalla consigliera comunale Veronica Fichi (Pd), una mozione contro la vendita di “oggetti raffiguranti immagini, simboli e slogan rievocativi della ideologia fasciata” e perché venga introdotto nel codice penale il reato di apologia del fascismo consentendo così l’effettiva repressione di reati legati alla riproduzione di gesti, linguaggi e simboli del fascismo e del nazifascismo.
“Nel nostro Paese – così scrive la Fichi (Pd), nella foto – è ancora praticata la vendita di oggettistica di vario genere che riproduce immagini, simboli o slogan rievocativi dell’ideologia fascista o nazifascista e che tale merce viene spesso venduta adducendo la giustificazione che si tratta di una consuetudine folcloristica. La vendita di questi prodotti, presente anche nel commercio della nostra città, come la vendita di calendari in alcune edicole oppure oggettistica varia esposta sulle bancarelle, ha suscitato più volte sdegno e segnalazioni da parte di persone che si sono sentite oltraggiate e offese dalla vendita di oggetti che non possono essere ritenuti banalmente “gadget”o “souvenir”.
“Nonostante la Legge Scelba consideri reato l’apologia del fascismo a tutt’oggi non vi è mai stata alcuna condanna in merito, in quanto la norma non risulta essere inserita nel Codice Penale evidenziando pertanto una difficoltà nel contrastare tale fattispecie di reato. Attualmente è presente alla Camera una proposta di legge che mira ad introdurre nel codice penale una nuova fattispecie di reato che consenta di perseguire alcune condotte che non sono comprese nella normativa vigente, quali la diffusione e la vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli chiaramente riferibili a contenuti propri del partito fascista o nazifascista. Da qui – conclude la consigliera Fichi – questa mozione che impegna il Sindaco ad attivarsi presso il Parlamento affinché si arrivi il prima possibile all’approvazione di questa proposta di legge”.